Antonio Logli, condannato in via definitiva a 20 anni di carcere per l’omicidio di Roberta Ragusa, chiede la revisione del processo. «Ancora una volta voglio ribadire con forza la mia innocenza, nonostante tale sentenza di condanna ormai definitiva non mi voglio arrendere», è uno stralcio della lettera. «Ho chiesto e vorrei utilizzare se e ove possibile gli strumenti che la legge mi consente ai fini di poter eventualmente riaprire il mio caso», ha scritto. Ma quello della revisione è un percorso molto complicato. L’avvocato Enrico Di Martino sta cercando delle “falle” nella sentenza. «Gli elementi di novità sono un paio, attualmente una testimonianza nuova e delle mail e comunicazioni telefoniche fatte da alcune persone». Il legale a “La Vita in Diretta” ha ribadito che Antonio Logli ha ribadito anche a lui la sua innocenza. «Io non ho motivo di dubitare», ha concluso l’avvocato. Ma in questa storia c’è anche una vicenda familiare: il figlio Daniele si sta occupando dell’attività di famiglia.
IL FIGLIO DI ANTONIO LOGLI E ROBERTA RAGUSA: “SO CHE È INNOCENTE”
Daniele, il figlio di Antonio Logli e Roberta Ragusa, parla in esclusiva a “La Vita in Diretta”. «Sono convinto della sua innocenza e lo aiuterò in tutti i modi possibili. Avevo un bel rapporto con lui, mi ha insegnato tutto. È sempre stato un’ispirazione per me». Poi ha parlato del rapporto tra i genitori: «Potevano esserci litigi, piccole incomprensioni, ma credevo che fosse una situazione normale. La mamma era sempre molto attenta a me e mia sorella. Purtroppo non ci ha potuti crescere, mi manca tanto. Io ci ho pensato tantissimo, ma non riesco ad arrivare ad una conclusione logica». Quando gli viene chiesto se ha mai chiesto al padre se ha ucciso la mamma replica: «Gli chiesi subito se era stato lui, volevo capire da che parte stare. Già prima di chiederglielo sapevo la risposta, poi ho avuto la conferma». Infine si è rivolto al padre: «Babbo, stiamo lavorando per te. So che l’attesa non è facile». Nei giorni scorsi aveva parlato la sorella Alessia.