Roberta Ragusa: il marito Antonio Logli scagionato da nuove prove?

Sono trascorsi dieci anni dalla scomparsa misteriosa di Roberta Ragusa e nonostante una condanna a 20 anni di reclusione a carico del marito Antonio Logli, ritenuto il responsabile della sua morte, tutta la verità sul giallo non è ancora emersa. Oggi il caso sarà al centro della trasmissione Quarto Grado, che riparte dalla possibilità che possa riaprirsi il processo a carico di Logli. E’ questa, almeno, l’intenzione e la speranza dei suoi difensori. La criminologa Anna Vagli, che insieme all’avvocato Andrea Vernazza assiste l’uomo, come riferisce La Repubblica ha commentato: “Sono emerse prove mai prese in considerazione che intendiamo sottoporre all’attenzione dei giudici”.

A detta dei legali, nello specifico, ci sarebbero due dettagli che potrebbero portare alla riapertura del caso: una nuova testimonianza che andrebbe a smentire il superteste, Loris Gozi, il giostraio che asserì di aver visto una donna, probabilmente Roberta Ragusa, mentre litigava in strada con il marito. In secondo luogo, alcuni scritti di Roberta Ragusa ritrovati in soffitta solo la scorsa estate. Si tratterebbe di un cartellone diviso a metà sul quale la donna aveva scritto da una parte ciò che era stata la sua vita fino a quel momento e dall’altra la vita che sognava. Una prova, secondo la criminologa, delle intenzioni di Roberta di lasciare la famiglia.

Caso Roberta Ragusa, le ipotesi del padre di Antonio Logli

Roberta Ragusa si è quindi allontanata volontariamente? “La tesi dell’allontanamento volontario convince anche i figli, assolutamente certi dell’innocenza del padre”, ha sostenuto ancora la criminologa Vagli. Nel frattempo tra la fine del mese e l’inizio di febbraio sarà depositata l’istanza di revisione del processo presso la corte d’Appello di Genova e che potrebbe riaprire ufficialmente il caso. In merito la difesa di Logli ha anticipato le prossime mosse: “Produrremo nuovi mezzi di prova a cominciare dalla testimonianza di una persona che ha raccolto le confidenze di Gozi, che gli disse di essersi inventato tutto perché aveva paura”.

E mentre si fa sempre più largo l’ipotesi di una riapertura del processo sul caso di Roberta Ragusa, la trasmissione Mattino Cinque News ha intercettato il padre di Antonio Logli che si è detto assolutamente fiducioso. Pur non potendo dire molto, si è lasciato andare ad alcune confidenze asserendo: “Noi siamo convinti della sua innocenza, Antonio di salute sta bene e anche lui crede nella possibilità di una revisione; deve venire fuori la verità”. Il padre di Logli si è poi detto certo che Roberta Ragusa si sia allontanata volontariamente ed ha aggiunto, in merito ai due nipoti: “Daniele e Alessia stanno abbastanza bene, naturalmente gli manca la mamma e anche il papà”.