Si riaccendono i riflettori sul caso di Roberta Ragusa, oggi nuovamente al centro della nuova puntata di Chi l’ha visto, su Rai3. Mentre il marito Antonio Logli continua ad essere in carcere, condannato a 20 anni di reclusione per il delitto della moglie e mamma dei suoi due figli, l’interrogativo torna su una questione mai risolta: dove si trova il corpo della mamma di Gello di San Giuliano Terme? L’ultima ipotesi sul luogo in cui potrebbe essere stato nascosto il corpo senza vita di Roberta arriva dal settimanale Giallo che recentemente ha pubblicato in esclusiva una possibile pista inedita da seguire. Il corpo della Ragusa potrebbe essere stato nascosto in un tombino della sua casa? Questa l’agghiacciante tesi pubblicata sul settimanale specializzato in casi di cronaca che pubblica anche una intercettazione fatta da Antonio Logli mentre parlava con l’allora amante – oggi compagna – Sara Calzolaio. Nel virgolettato pubblicato sul giornale si legge: “Venne (un carabiniere ndr) e disse: ‘C’avete i tombini di scarico dei gabinetti? Sì, glieli ho fatti vedere. Li aprì, guardò e disse: ‘Cosa c’è dentro?’. C’è l’acqua! Dio Cristo, ma se vuoi guarda dentro, chiama la botte della Gea … vuotali piano piano, se pensi che ci possa essere. Perché da quello che ho capito, pensavano che io avessi messo mia moglie in un tombino”. Logli in quella circostanza aggiunse però che il carabiniere aprì di fatto il tombino appurando la presenza dell’acqua salvo poi richiuderlo subito dopo.
ROBERTA RAGUSA E I DUBBI SULL’INTERCETTAZIONE DI ANTONIO LOGLI
L’intercettazione con protagonista Antonio Logli, sarebbe stata intercettata nel corso delle indagini sulla scomparsa di Roberta Ragusa avvenuta nella notte tra il 12 ed il 13 gennaio 2012 dalla sua abitazione. Sono state numerose le ricerche eseguite anche a distanza di anni ma che non hanno mai portato ad alcun esito. Tante le strade percorse rispetto al luogo in cui il corpo della donna potrebbe essere stato occultato ma che ad oggi non è comunque mai stato trovato. Durante la sua conversazione con l’allora amante, Logli sapeva di essere intercettato? Secondo quanto riportato da Urbanpost, pare proprio che l’uomo si stesse lamentando con la Calzolaio per i dubbi degli inquirenti sul suo conto ma soprattutto sul modo in cui sarebbero state eseguite le ricerche, in maniera del tutto superficiale, nel tombino di casa sua. Stando a quanto si legge su Giallo, viene da pensare ad “un modo per depistare le indagini spacciandosi per un marito innocente e preoccupato per le sorti della moglie”. Da qui l’interrogativo: perchè Logli si soffermò proprio sul particolare del tombino che da casa sua conduce alle fogne? E soprattutto, furono davvero eseguiti ricerche superficiali in merito? Ad intervenire è stata Maria Ragusa, cugina di Roberta, che tra le pagine del medesimo giornale ha commentato: “Gli investigatori si sono dati molto da fare, ma purtroppo il suo corpo è stato nascosto bene […] Spero però che si possa fare ancora qualcosa”.