Ci vorranno dai sette ai dieci giorni per sapere se i giudici della Corte d’Appello di Genova hanno accolto la richiesta di revisione del processo in cui Antonio Logli è stato condannato in via definitiva a 20 anni di carcere per l’omicidio e la distruzione di cadavere della moglie. Se il ricorso verrà accolto, verranno fissate nuove udienze per sentire i testimoni chiamati dalla difesa, in particolare quella di un detenuto del carcere di Pisa che smonterebbe le dichiarazioni di Loris Gozi, il principale accusatore di Antonio Logli.

Se invece l’istanza venisse giudicata inammissibile, come chiesto dal procuratore generale, niente nuovo processo e Antonio Logli resterebbe in carcere a Massa. “Sembrava il processo al testimone Loris Gozi. La difesa ha perorato l’ipotesi dell’allontanamento volontario, dimenticando la sentenza della Cassazione che ha con granitica certezza detto che non è un’ipotesi plausibile e verosimile e ha già stabilito che la sua è stata una fine violenta“, ha dichiarato l’avvocato Daica Rometta dell’associazione Penelope dopo l’udienza di oggi a Genova a Chi l’ha visto. (agg. di Silvana Palazzo)

TERMINATA UDIENZA: PRESIDENTE SI RISERVA DECISIONE

È terminata l’udienza sull’istanza di revisione del processo depositata dal pool difensivo Antonio Logli, condannato in via definitiva a 20 anni per omicidio volontario e distruzione del corpo della moglie Roberta Ragusa. In particolare, hanno presentato la richiesta la criminologa Anna Vagli, la genetista forense Teresa Accetta e il legale Andrea Vernazza. La Corte d’Appello di Genova si è riservata la decisione, prevista tra qualche giorno, entro una decina di giorni secondo Chi l’ha visto?. A Genova erano presenti anche le parti civili in rappresentanza dei familiari di Roberta Ragusa e dell’associazione Penelope che tutela le persone scomparse e le loro famiglie.

La richiesta di revisione del processo è legittima ma infondata“, avevano dichiarato nei gironi scorsi gli avvocati Nicodemo Gentile e Daica Rometta, rappresentanti di Penelope e dei parenti di Roberta Ragusa. “Non vedo perché i due testimoni che contraddicono Gozi debbano inventarsi una cosa del genere“, ha dichiarato l’avvocato Andrea Vernazza, legale di Antonio Logli. “In aula non ho risposto al suo cenno di saluto“, ha affermato Marika, l’altra cugina della donna scomparsa nel 2012, come riportato dalla trasmissione di Rai 3. (agg. di Silvana Palazzo)

ROBERTA RAGUSA, REVISIONE PROCESSO ANTONIO LOGLI?

Il caso di Roberta Ragusa è stato trattato a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, lunedì 5 dicembre 2022. Nella giornata odierna, a Genova, Antonio Logli chiederà la revisione del processo sulla base della lettera di un detenuto, proiettata durante il programma: “Ho conosciuto Loris Gozi. Era detenuto alla sezione giudiziaria. Un giorno lo vidi preoccupato, gli chiesi come mai. Mi disse che aveva rilasciato una falsa testimonianza. Aveva detto di avere visto Antonio Logli seduto in auto, fermo vicino al passaggio a livello nei pressi di casa sua, la notte in cui era scomparsa la moglie Roberta Ragusa”.

E, ancora: “Gozi era preoccupato, perché Logli l’avrebbe potuto denunciare e lui avrebbe potuto ricevere un’altra condanna, quindi un aumento della pena. Non ho mai parlato prima di questo fatto perché temevo per la mia incolumità, riguardo ad altri detenuti verso i quali sarei stato bollato come infame”.

ANTONIO LOGLI, PARLA IL SUO POOL DIFENSIVO

L’avvocato di Loris Gozi, Antonio Cozza, ha replicato in questi termini a “Storie Italiane”: “Se la difesa di Logli ha preso questa testimonianza, risale al 2016, quando ancora c’era il processo in corso per la morte di Roberta Ragusa. Abbiamo presentato denuncia per diffamazione e calunnia nei confronti di questa persona e di Antonio Logli. Quest’uomo è stato sentito dalle indagini difensive nell’aprile 2021 e ha cambiato completamente opinione e motivazione, dicendo che Gozi era una pedina della Procura, che la Procura gli aveva fatto dire il falso e, pertanto, aveva fatto questa affermazione. Peraltro, Gozi non ricorda di avere mai incontrato questo fantomatico testimone”.

Anna Vagli, che assiste Antonio Logli, ha replicato così: “È chiaro che in indagini difensive la conversazione è durata più di un’ora e sono stati fatti passi avanti, a nostro avviso importanti. È ovvio: le percentuali sulla possibile revisione processuale sono bassissime, ma questo non vanifica il mio lavoro. Abbiamo una nuova testimonianza che a nostro avviso sconfessa tutto l’impianto del processo”.