Antonio Logli, condannato per aver ucciso la moglie Roberta Ragusa, potrebbe avere uno sconto di pena. I legali, come ha fatto sapere nella serata di ieri il programma di Rete 4 Quarta Grado, sono al lavoro per una revisione del processo, e gli stessi si dicono ottimisti. In studio, durante la puntata di ieri, vi era Alessia Logli, la figlia di Roberta Ragusa e Antonio, che ha spiegato di non aver mai visto un cartellone che la mamma aveva realizzato e nascosto in soffitta e su cui vi era disegnato una specie di itinerario della sua vita, e un altro cartellone invece in cui si mostrava come avrebbe voluto vivere.



Vi sarebbero poi numerosi scritti, una sorta di diario, in cui la mamma parlava della sua situazione coniugale con Antonio Logli, esprimendo le sue perplessità, ma anche i problemi della vita quotidiana. “Mi ricordo che la mamma aveva una cartina che teneva, che guardava – ha spiegato la figlia circa la possibilità che la madre possa essere fuggita all’estero senza lasciare traccia – nel mio cuore spero che non se ne sia andata, ma non posso sapere cosa sia successo”.



ROBERTA RAGUSA, LA FIGLIA CHIEDE VERITA’, E QUEI DIARI DELLA DONNA..

“Non ho visto prove schiaccianti contro mio padre”, ha aggiunto Alessia Logli facendo chiaramente capire di voler conoscere la verità, che vi sia la cosiddetta “pistola fumante” e non una condanna per un processo indiziario.

“Che donna è una donna che non riesce a tenere unita una famiglia?”, una delle frasi che emergono dagli scritti di Roberta Ragusa, una donna che esprime le perplessità, dopo aver parlato con il suocero, che i Logli volessero estrometterla dalla società, dagli affari di famiglia, dall’autoscuola, parlando di “tragedia” e di “bufera”. C’è infine il mistero della lista della spesa che Roberta Ragusa stava compilando prima di sparire, ovvero, una penna blu, quindi una penna nera ma con una grafia differente, e i vasetti di yogurt. Possibile, si domandano a Quarto Grado, che una donna prima di fuggire possa aver scritto una lista della spesa?