Sapremo domani se la Corte di Cassazione di Roma accoglierà o meno quanto gli avvocati di Antonio Logli hanno portato a dibattito. Come ci ha spiegato Antonia Casini, giornalista che segue il caso per il quotidiano La Nazione “non si tratta più di entrare in merito alla faccenda, i giudici hanno già sentenziato in due gradi la colpevolezza di Antonio Logli, per omicidio e distruzione del cadavere della moglie Roberta Ragusa. Il fatto che il corpo della donna non sia mai stato trovato non pone problemi perché ci sono già stati casi analoghi in passato in cui si è proceduto alla condanna anche davanti alla sparizione del cadavere”. Una condanna a vent’anni che domani potrebbe diventare esecutiva con detenzione immediata una volta pronunciata. La difesa, ci ha detto ancora Antonia Casini, “si basa essenzialmente su due incongruenze che porterà davanti ai giudici: l’inaffidabilità dei testimoni che la Procura ha portato al processo e l’incongruenza di alcuni orari che non tornerebbero”. Vedremo dunque se queste incongruenze convinceranno o meno i giudici romani.
SENTENZA, IL GIORNO PIÙ LUNGO DI ANTONIO LOGLI
“Sarà una lunga giornata. Antonio Logli non sappiamo se la passerà in casa con la famiglia o altrove. Vive in una frazione del comune di San Giuliano Terme in provincia di Pisa, deve sottostare a delle misure cautelari anche se blande, ha l’obbligo di dimora a Pisa e San Giuliano Terme e deve stare in casa dalle 21 alle 6 del mattino. La sentenza potrebbe arrivare in tarda serata. Se ci fosse la conferma la pena diventerà esecutiva e verrà tratto subito in carcere”. In questo periodo, ci spiega Antonia Casini, Logli ha ottenuto un periodo di ferie dal comune di San Giuliano Terme di cui è dipendente come tecnico amministrativo. Le chiediamo un parere sulla figura di Sara Calzolaio, la donna con cui Logli avrebbe avuto una relazione e che sin dal giorno dopo la sparizione di Roberta si è trasferita a vivere con lui e i loro due figli: “E’ sempre rimasta in disparte e ha parlato solo nei giorni scorsi in televisione. Dice di aver seguito tutta la vicenda stando accanto ai figli di Antonio e che nel caso andasse in galera se loro avessero bisogno è pronta a stare con i due ragazzi. Ha rivelato che la sera precedente la scomparsa Roberta avrebbe detto ‘tutto può succedere’. Con il senno di poi, ha aggiunto, tale frase avrebbe significato l’intenzione di andare via e quindi sparire di sua volontà”.
(Paolo Vites)