«Papà è una marionetta nelle le tue mani» dice la figlia di Antonio Logli, qualche giorno dopo Sara Calzolaio le intima: «Datti fuoco»: queste le intercettazioni venute a galla riguardanti il caso Roberta Ragusa, con l’udienza finale che si avvicina. Sara è la storica amante del Logli e queste intercettazioni hanno avuto molto peso per la Procura per capire il clima che si respirava dentro l’abitazione, soprattutto per capire i rapporti tra i due figli di Roberta Ragusa ed Antonio Logli, all’epoca minorenni, e Sara Calzolaio. Secondo la Procura infatti uno dei fulcri dell’accusa è stata la presenza di Sara, portata in casa dopo tre-quattro giorni dalla scomparsa di Ragusa. I due ragazzi al momento abitano ancora con il papà, con la difesa dell’uomo che sta lavorando soprattutto sull’illogicità di alcuni passaggi, due i punti snodali: il primo è che non si è cercata una verità alternativa, ci sarebbero ipotesi diverse come allontanamento volontario; il secondo, la presenza di testimoni contraddittori, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione oraria. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SI AVVICINA LA SENTENZA
Si avvicina l’udienza per quanto riguarda il processo ad Antonio Logli, accusato della morte di Roberta Ragusa, scomparsa nel 2012. Interessanti le novità emerse in queste ore e rese note dal settimanale Giallo, in cui vengono pubblicate per la prima volta delle intercettazioni fra l’attuale compagna di Logli, Sara Calzolaio (ex amante), e i figli dell’accusato. Si tratta di intercettazioni risalenti al 2013, un anno dopo la misteriosa scomparsa della Ragusa. «Il mio babbo… – le parole della figlia a Sara – fa tutte le cose, è diventato una marionetta, e te gli dici cosa deve fare. È la verità». In un’altra chiacchierata, si sente la figlia rivolgersi così a Sara: «La mamma non ha mai regalato un uovo al babbo, neppure quando erano fidanzati». Pronta la replica della ragazza: «È questa la differenza, purtroppo. Mi dispiace, probabilmente (il papà, ndr) non sarà mai stato tanto innamorato, oppure lei non lo sapeva nemmeno amare».
ROBERTA RAGUSA: LE INTERCETTAZIONI
Giallo pubblica poi un’altra chiacchierata in cui si sente la bambina dire «Non ce la faccio più!», e anche «Io voglio la mamma», piangendo a dirotto. Ad un certo punto si sente Sara parlare di Roberta: «È cinico, è vero, è che mi sono innamorata di babbo. Ho sempre sofferto perché volevo bene a mamma. Va bene, io ho il mio carattere e lei aveva il suo. Però parlava male di tutti eh, indistintamente… Lo sapevo che tanto parlava male di me. Quello che non mi va giù è che lei poteva tranquillamente farsi una bella vita con chi voleva, perché era una bellissima donna». Quindi Sara perde le staffe ed urla alla bimba: «Devi stare attenta a come si parla, a cosa dici, te datti fuoco!», che dalla sua cameretta replica: «Io non mi do fuoco! Dattelo te!». Secondo l’ex marito della Ragusa, l’ex moglie sarebbe uscita di casa in una notte di metà gennaio, e non sarebbe più tornata, ma a tale versione non hanno creduto i giudici nei primi due gradi, che hanno condannato Logli a 20 anni di galera, che però si continua a dichiarare innocente.