Si svolgerà lunedì 5 dicembre alla Corte d’Appello di Genova l’udienza per valutare l’istanza di revisione del processo depositata dal pool difensivo di Antonio Logli, condannato in via definitiva a 20 anni per omicidio volontario e distruzione del corpo della moglie Roberta Ragusa. La difesa dell’ex dipendente comunale rende noto che si terrà a porte chiuse ed è stata fissata in mattinata. Udienza blindata, dunque, per decidere l’ammissibilità della richiesta che riguarda, in particolare, l’acquisizione di nuove testimonianze (detenuti nella stessa casa circondariale) che smentirebbero il super testimone Loris Gozi, il quale dichiarò di aver visto Antonio Logli litigare la notte della scomparsa dell’imprenditrice di Gello, a gennaio 2012, e rientrare a casa in auto.

Il procuratore generale Birritteri in Cassazione aveva definito “il cuore del processo” la testimonianza di Gozi. La criminologa Anna Vagli, che fa parte del pool difensivo con la genetista forense Teresa Accetta e l’avvocato Andrea Vernazza, spiegò che le indagini difensive “sono state difficili perché nella ricerca della verità si sono frapposti molteplici ostacoli“, d’altra parte sono “riusciti a trovare ciò che cercavamo perché siamo convinti che la condanna di Logli sia un grave errore giudiziario“.

FAMILIARI DI ROBERTA RAGUSA “RICHIESTA DA RIGETTARE”

Non si è fatta attendere la reazione della famiglia di Roberta Ragusa. L’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’associazione Penelope, come riportato da La Nazione, ha dichiarato: “Come avvocati dei cugini di Roberta, che si sono costituiti parte civile, e come legali dell’associazione Penelope siamo convinti che questa richiesta di revisione sia infondata e che debba essere disposta e sanzionata l’inammissibilità“. Il legale ha affermato che la difesa di Antonio Logli non ha alcuna prova nuova. “Le dichiarazioni dei due detenuti (che smentirebbero Gozi, ndr), uno di loro non le ha neppure ribadite agli avvocati del Logli) sono assolutamente contraddittorie. Non idonee a consentire di poter rimuovere un giudicato“. Invece le parole del testimone Loris Gozisono passate attraverso tre gradi di giudizio e sono parole che hanno avuto riscontri importanti“. Oltre a ribadire la posizione, l’avvocato Gentile chiede alla Corte d’Appello di Genovarigettare la richiesta per manifesta infondatezza e lasciare gli accertamenti dei fatti, così come sono stati sanciti da tre gradi di giudizio che ci dicono che è stato il marito a uccidere e distruggere il corpo di Roberta Ragusa“.