Roberta Repetto è morta dopo una rimozione di un neo. Rita, la sorella, è stata ospite di Storie Italiane e ha raccontato la drammatica vicenda della sua cara, che era purtroppo finita in una psicosetta: “Mia sorella è morta dopo l’asportazione di un neo su un tavolo di una cucina alla presenza di una persona che la procura di Genova ha definito un guru, e di un vero medico. Sembrano cose allucinanti, in queste realtà non finiscono solo sprovveduti e sciocchi, mia sorella era una persona normalissima. Il neo le è stato asportato senza esame istologico. Da subito sono iniziati i dolori, le consigliavano di bere tisane, di fare saune, meditazione. Mia sorella è stata vittima di manipolazione, abbandono, disinteresse, quindi io spero che venga riconosciuto l’omicidio, visto che in primo grado sono stati condannati solo per omicidio colposo. Lei per due anni ha lanciato messaggi d’aiuto ma nessuno l’ascoltava”.
Quindi la sorella di Roberta Repetto ha proseguito: “Mia sorella si è fidata delle direttive del guru ed ha deciso di intraprendere questo percorso in un momento di fragilità della sua vita, per questo può succedere a tutti, chiunque può attraversare un periodo di dolore o lutto, ci affidiamo a queste persone perchè siamo umani, non sciocche. C’è l’immaginario collettivo che le psicosette siano persone incappucciate invece agiscono nella normalità”.
ROBERTA REPETTO, MORTA DOPO ASPORTAZIONE NEO SU TAVOLO DI CUCINA: “LE HANNO PRESO SOLDI E COSTRETTA A PRATICHE SESSUALI”
E ancora: “Le hanno preso 120mila euro e tutto girava attorno al sesso, abbiamo appreso di pratiche sessuali comandate da questo maestro. Mia sorella scriveva nelle email che quelle pratiche sessuali le facevano schifo ma che comunque ringraziava il guru. Abbiamo scoperto tutto dopo la morte, abbiamo letto i suoi diari e le sue email”. E ancora: “Io sono stata in questo posto, sembravano un po’ particolari ma mai avremmo immaginato, anche perchè lei a noi non aveva mai detto niente, era sempre sfuggente, poi si fidava completamente delle direttive di questo maestro”.
Il medico e il guru sono stati condannati a 3 anni e 4 mesi, mentre il pg aveva chiesto omicidio volontario, violenza sessuale, maltrattamenti e circonvenzione di incapace. “E’ una storia allucinante che può capitare a tutti è questo il messaggio che vorrei passasse. Mia sorella era laureata, intelligenze, brillante, semplicemente stava attraversando un momento in cui litigava con il fidanzato e ha deciso di intraprendere questo percorso di crescita spirituale”.