Roberto Alessi, direttore del settimanale “Novella 2000” e direttore editoriale di “Visto”, è intervenuto in qualità di opinionista in occasione della puntata di mercoledì 26 ottobre 2022 di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele. In particolare, il giornalista è stato chiamato in causa per commentare la vicenda legata alla morte della piccola Diana, lasciata sola in casa per 6 giorni a Milano (in piena estate, ndr) dalla madre, Alessia Pifferi, attualmente in carcere.



Nelle ultime ore è emersa l’indiscrezione secondo cui un uomo sarebbe indagato per avere espresso in una chat esplicita a livello di contenuti ed effettuata proprio con la madre della bimba, la sua voglia di “baciare” la bambina e Roberto Alessi non ha esitato a dichiarare quanto segue: Sto male a leggere quello che sta uscendo in queste ultime ore sui giornali, mi fa proprio stare male. Non stiamo parlando di follia materna quando leggiamo che Diana per Alessia Pifferi ‘non era un intralcio, ma il regalo più grande della sua vita’: è semplicemente una bugiarda che sta molto attenta, anche a come scrive il suo diario”.



ROBERTO ALESSI: “ALESSIA PIFFERI ABILE ANCHE NEL PRESUNTO DEPISTAGGIO”

Nel prosieguo di “Storie Italiane”, Roberto Alessi ha tenuto a ribadire che Alessia Pifferi, a suo giudizio, è “così attenta e intelligente che dice di non avere mai dato benzodiazepine alla bambina. Poi ne è stata rinvenuta traccia nei capelli e, allora, ha detto: ‘Ho frequentato in passato un uomo che le usava’. Per cui, è abile anche nel presunto depistaggio. Siamo di fronte a una persona che è conscia di quello che ha fatto. Quando un avvocato (Luca D’Auria, ndr) dice ‘non è un’assassina cinica e spietata’, dissento: qualsiasi assassino lo è”.



Infine, Roberto Alessi ha voluto sottolineare che “l’avvocato Solange Marchignoli ha una storia più che specchiata e capisco anche il suo estremo disagio di fronte a questa notizia che ha appreso come noi dai giornali. Quella chat è estrapolata da un sito dove gli uomini si rivolgono alle donne per un solo obiettivo: un incontro sessuale. Già solo l’idea che sia stata pronunciata la parola bambina in quel contesto mi fa paura e non può essere accettata, purtroppo”.