Roberto Alessi, direttore di “Novella 2000” e direttore editoriale del settimanale “Visto”, è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di martedì 10 maggio 2022. In primis, l’opinionista è stato chiamato a dire la sua circa il femminicidio di Udine, nel quale ha perso la vita la 74enne Lauretta Toffoli. A ucciderla è stato un vicino di casa appena rientrato dal carcere e posto ai domiciliari.
“Quest’uomo è uscito dal carcere per condizioni di salute incompatibili, ma è ovvio che un uomo così aggressivo, che ha sparato due colpi a salve dopo una rapina in un bar a un metronotte e aveva litigato con tutte e 19 le famiglie del condominio, è evidente che avesse dei problemi – ha dichiarato Alessi –. Pare altresì che si stesse curando per le conseguenze del gravissimo vizio alcolico. Era rimasto vedovo di una moglie morta per una malattia orribile e i loro tre figli erano stati dati in affido a una casa famiglia. A questo punto, o lo ricoveri in una struttura adeguata o comunque non lo mandi a casa”.
ROBERTO ALESSI: “CASA OCCUPATA DA ABUSIVI A NAPOLI? LO STATO DEVE PROTEGGERCI”
In relazione, invece, alla casa occupata abusivamente a Napoli e nella quale sono stati financo avviati lavori di ristrutturazione, Roberto Alessi ha affermato: “Sono molto stupito, perché lo Stato non ci fa un piacere se ci protegge… È un suo dovere! La famiglia della signora Carlotta può fare causa allo Stato, perché questa violenza, con nessun intervento da parte delle istituzioni con almeno una telefonata gentile alla famiglia, è inaccettabile. Inoltre, Napoli dov’è? Dove sono i cittadini perbene? La strada di fronte all’abitazione di Carlotta dovrebbe essere occupata da molte più persone”.
Infine, in riferimento all’aggressione omofoba di Alessandria, Roberto Alessi ha tenuto a precisare quanto segue: “Questo non è solo un caso di omotransfobia, come ha sottolineato la signora Claudia, perché questa persona aveva aggredito un altro residente del condominio usando gli stessi insulti spesi all’indirizzo di Claudia. A questo punto cosa aspettiamo? Che Claudia sia uccisa dal vicino e che nessuno intervenga come è accaduto a Udine? Possibile che questa signora non sia ancora stata convocata in una caserma chiusa o perlomeno attenzionata in maniera regolare?”.