Roberto Alessi è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, per ricordare la figura di Catherine Spaak, attrice scomparsa la domenica di Pasqua 2022 all’età di 77 anni. Il direttore di “Novella 2000” e direttore editoriale del settimanale “Visto” ha tenuto a sottolineare in collegamento audiovisivo quanto segue: “È stata una grande giornalista, vorrei sottolineare. Lavorava tantissimo, non si perdonava niente. Negli ultimi anni ha collaborato con i miei giornali ed è stato un incontro molto importante. Parlava soprattutto di questione ambientali e legate agli animali. Inoltre, quando Papa Francesco lanciava un appello, lei cercava sempre di sostenerlo”.

Catherine Spaak “era una donna anche molto difficile: così come era dura con se stessa, chiedeva sempre molto agli altri. Aveva grandissime qualità, che a volte si scontravano con la realtà, con i ‘no’ difficili da accettare. Ha dato tanto. L’ultimo suo marito, dal quale si era separata, le è stato molto vicino fino all’ultimo. Trovo che quando l’amore finisce, ma rimane il bene, questo ci faccia sentire meno soli”.

ROBERTO ALESSI: “CATHERINE SPAAK HA SOFFERTO MOLTO PER SUA FIGLIA SABRINA CAPUCCI”

Nel prosieguo del suo intervento a “Storie Italiane”, Roberto Alessi ha asserito che Catherine Spaak “ha sofferto tantissimo per la figlia che le è stata portata via dal giudice, Sabrina Capucci. Lei aveva notato che tutti i figli degli artisti avevano a volte rapporti complicati con i loro genitori. Ci sono state divisioni tra madre e figlia che credo siano state molto dure per Catherine, che provava grande sofferenza. Penso siano state una ferita che lei non è riuscita a rimarginare, tanto che non ne voleva parlare con me né come giornalista, né come amico. Io mi immagino anche la figlia in questo momento che sua mamma non c’è più”.

La famiglia di Catherine Spaak, ha aggiunto Roberto Alessi, “ha in pratica fondato il Belgio, con lo zio che è stato più volte primo ministro e sua nonna la prima donna senatore del Paese. A un certo punto, pare che sua sorella Agnès non andasse tanto bene a scuola e i loro genitori decisero di metterle entrambe in collegio. Una scelta terribile per Catherine, che pianse per un anno intero. La direttrice chiamò i genitori affinché la riprendessero, ma questo non è mai accaduto e questa è stata un’altra ferita che lei si è portata dietro negli anni”.