La notizia della morte di Luca Ruffino ha gettato nello sconforto Roberto Alessi, direttore di Novella 2000 e direttore editoriale di Visto, settimanali della “famiglia” di Visibilia, di cui il manager era presidente. «Caro Luca, spero solo che tu abbia avvertito quanto fossi amato e apprezzato», esordisce il giornalista in un lungo post su Instagram in cui mette nero su bianco il suo dolore per il suicidio del manager. «Sono passati poche ore dalla notizia e ancora non mi sono ripreso».



Roberto Alessi racconta come ha appreso la triste notizia: stava per andare a cena quando la giornalista Tiziana Cialdea gli ha comunicato il lancio di Dagospia e Ansa. «Mi sembrava impossibile, ho pensato, sperato, a una fake news, no, non poteva essere vero». Una notizia che rappresenta uno choc dal quale il direttore non riesce a riprendersi. «Ci siamo messaggiati pochi giorni fa perché aveva incontrato i miei collaboratori e l’avevo ringraziato e lui mi ha ringraziato a sua volta. Persona adorabile, educata, per bene». Ma al dolore si aggiunge anche la rabbia per Alessi, quella «di non esserci stato».



IL DOLORE DI ROBERTO ALESSI PER LA MORTE DI LUCA RUFFINO

«Penso sempre in questi casi che sarebbe bastata una pizza in compagnia e sarebbe andata diversamente. Sapete quando si dice: se mi avesse chiamato, bastava una serata insieme… Invece…», scrive Roberto Alessi dal suo flusso di pensieri e riflessioni, che portano anche alla famiglia di Luca Ruffino, oltre che ai collaboratori del presidente di Visibilia. «Penso ai due figli, alla compagna, ai parenti, penso ai suoi collaboratori, che sono distrutti, ma già son tornati al lavoro, persone hanno passato anche vent’anni con lui nello stesso ufficio».



Ma le domande per ora non hanno risposta, sottolinea Roberto Alessi. «Ci rimane solo il dispiacere e non consola l’arrendevole considerazione di Cesare Pavese, che si uccise quarantenne: “Non manca mai a nessuno una buona ragione per uccidersi”. Certo, ma forse non abbiamo fatto sentire a Luca quanto fosse amato, rispettato, apprezzato da chi magari pensava solo lo sfiorasse». Infine, il direttore di Novella 2000 e Visto si lascia andare ad un ultimo saluto: «Ciao, Luca, forse non l’hai avvertito, ma noi di Novella 2000 eravamo tra quelli. A me ora, non rimane che pregare, per te e per chi ti ha amato».