Roberto Alessi, direttore del settimanale “Novella 2000” e direttore editoriale di “Visto”, è intervenuto in qualità di ospite e in collegamento audiovisivo nel corso di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele. Nella puntata di oggi, giovedì 4 novembre 2021, è stato in prima battuta affrontato il caso di Ivo Rabanser, un uomo scomparso da 20 anni e ricomparso improvvisamente nella casa del fratello Martin, a Selva di Val Gardena (Bolzano), alle 11 di sera, con il chiaro intento di ucciderlo: lo dimostrano le quindici coltellate inferte e il tentativo di aggredire anche la sua consorte.
Le condizioni della vittima sono in miglioramento, per fortuna, ma la vicenda ha scosso nel profondo l’intero abitato. A tal proposito, Roberto Alessi ha asserito: “L’odio è il sentimento predominante. Ci impressionava già quando facevamo catechismo leggere di Caino e Abele, oppure di Romolo e Remo sul sussidiario. Adesso abbiamo un altro caso del genere. Tuttavia, c’è qualcosa che ci sfugge in questa storia, perché deve essere la casa l’oggetto del contendere che ha creato questo odio forsennato. Per questo, questo delinquente può essere che avesse delle informazioni e fosse in contatto con qualcuno, perché pare che 20 anni fa i proprietari di quella casa, ossia i genitori di Ivo e Martin, fossero ancora vivi”.
ROBERTO ALESSI SULLA DROGA DELLO STUPRO: “PIÙ VICINA A NOI DI QUANTO POTREMMO PENSARE”
Nel prosieguo del programma, è stata affrontata anche la questione legata alla droga dello stupro, con Roberto Alessi che ha evidenziato che “le grandi compagnie dovrebbero avere un controllo sulle informazioni presenti nel deep o nel dark web. Queste droghe costano poco e sono molto più vicine a noi di quanto potremmo immaginare, perché il Gbl è utilizzato in chirurgia estetica per piccoli interventi di laboratorio. Ecco perché nell’indagine è finito anche un medico che si occupava di estetica”.
Il giornalista ha brevemente parlato anche di Claudia Rivelli, sorella di Ornella Muti, inserita nel novero degli arrestati nell’ambito dell’indagine sul Gbl: “Claudia non aveva alcun problema economico e penso personalmente sia stata tirata dentro o sia finita involontariamente in un giro poco raccomandabile”.