Roberto Alessi, direttore di “Novella 2000” e direttore editoriale del settimanale “Visto”, è intervenuto ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele. L’ha fatto in occasione della puntata di mercoledì 15 marzo 2023, commentando la tragica notizia della 12enne uccisa a coltellate da due coetanee in Germania. Il giornalista ha evidenziato come solo negli ultimi 15 giorni in Italia “abbiamo rischiato quattro omicidi, sventati per puro caso: il carabiniere che passa, l’ex commessa del Mantovano che ferma due minorenni che stavano uccidendo a pugnalate una 12enne. Siamo andati a un passo dalla tragedia”.
Roberto Alessi non ha potuto non porre l’accento sulla vera motivazione alla base di questi eccessi di violenza nel nostro Paese: “Il problema è che manca la solidarietà sociale – ha asserito –. Un tempo intervenivano le mamme: se io mi comportavo male, rischiavo di essere sgridato e di prendere uno schiaffone da parte di una madre che neppure sapevo come si chiamasse. Oggi non si conosce neppure il proprio vicino di pianerottolo e se suo figlio si comporta male non glielo si dice per paura di prendersi una denuncia. Siamo troppo lontani dal senso civico di coesione tra gli adulti per tutelare il mondo dell’infanzia”.
ROBERTO ALESSI SUL CASO ALICE SCAGNI: “PER L’INERZIA COLPEVOLE DELLE ISTITUZIONI, 120 DONNE SONO MORTE IN ITALIA L’ANNO SCORSO”
Successivamente, Roberto Alessi ha preso la parola a “Storie Italiane” circa il caso Alice Scagni, la donna uccisa a Genova nel maggio scorso dal fratello Alberto Scagni, nonostante le ripetute telefonate da parte dei genitori alle forze dell’ordine nei giorni precedenti al delitto e anche nel giorno del delitto.
Il direttore di “Novella 2000” ha sottolineato: “Credo che le parole della signora Antonella Zarri non facciano una piega. È inerzia colpevole e questo è gravissimo, perché, in nome di questa inerzia, 120 donne l’anno scorso sono morte! Tra queste c’è anche la figlia della signora Antonella. Si sapeva, tutti se lo aspettavano, e un operatore, che ha le mani legate, dice che la Polizia non può fare niente. Evidentemente qualcosa non va”.