Roberto Alessi è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, venerdì 25 marzo 2022. Il direttore di “Novella 2000” e direttore editoriale del settimanale “Visto” ha espresso la propria opinione circa il caso di cronaca relativo alla morte di Liliana Resinovich, 63enne rinvenuta priva di vita a Trieste il 5 gennaio scorso. Una notizia oggetto di dibattiti continui negli ultimi tre mesi nei salotti televisivi, durante i quali sono stati anche condotti gli accertamenti medici e scientifici sulla salma della donna, ritrovata in un’area boschiva con due sacchi neri addosso e un cordino attorno al collo.



Un giallo ancora in attesa di essere risolto e sul quale Roberto Alessi ha detto la sua, iniziando con il ribadire a tutti i telespettatori e agli opinionisti presenti in studio che “Liliana è morta per uno scompenso cardiaco. Non solo il suo amico d’infanzia Fulvio Covalero, ma anche alcuni degli inquirenti stanno verificando quante siano le probabilità di morire di uno scompenso cardiaco dopo uno scontro verbale violento”.



LILIANA RESINOVICH, PARLA ROBERTO ALESSI: “IERI REPERTI ANALIZZATI CON UN ESAME IRRIPETIBILE”

Nel prosieguo della diretta di “Storie Italiane”, Roberto Alessi ha fornito alcuni ulteriori aggiornamenti circa la vicenda che vede come sfortunata protagonista Liliana Resinovich: “Un altro sospetto è che possa essere morta in un luogo diverso da quello in cui è stata trovata. Ieri, inoltre, i reperti sono stati analizzati con una luce spettrale ad alta intensità, per verificare se vi siano impronte non rilevate sino ad oggi. Si tratta di un esame irripetibile”.



E il Dna maschile rinvenuto sul cordino attorno al collo della vittima? Purtroppo, in tal caso le speranze relative al fatto che possa fornire risposte utili sono ormai nulle: “L’acido desossiribonucleico è ormai troppo deteriorato”, ha sottolineato Alessi.