Storie Italiane ha aperto stamane con la festa dello scudetto Napoli, e in collegamento vi era il direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, che ha commentato: “Ora me la tolgo la cravatta. E’ uno scudetto che ha dei significati molto seri e non parlo qui di riscatto come hanno detto in studio, è il risultato del lavoro, e vorrei dire che il numero uno di questo lavoro è stato Luciano Spalletti che quando a fine agosto parlò di scudetto molti, anche napoletani, dissero che stava puntando troppo in alto, lui invece ci ha creduto e ha trasmesso questa sua determinazione anche ai suoi uomini”. Alessi ha parlato anche di Osimhen: “Un ragazzo di 24 anni nigeriano vittima durante tutto il campionato di 4 cretini razzisti che gli hanno urlato cose spaventose. E’ il risultato che può portare grandi ricchezze non solo dal punto di visa economico ma anche di cuore, e questo è uno scudetto di cuore”. Storie Italiane ha intervistato anche il sindaco della città partenopea, Gaetano Manfredi, incontrato per caso in piazza del Plebiscito. Queste la parole rilasciate in diretta televisiva su Rai Uno: “Una festa per tutti e una festa di tutti, abbiamo esportato la nostra festa in tante piazze, al Duomo di Milano, ma anche a Roma, una festa di popolo e di grande comunità che sta a Napoli ma anche lontano da Napoli, un momento molto bello perchè abbiamo condiviso con tutti gli italiani questa festa, non abbiamo festeggiato solo noi napoletani, mi auguro che anche gli altri abbiamo un’opportunità di festa come abbiamo avuto noi”.



Il sindaco di Napoli ha aggiunto: “Quante persone c’erano ieri sera? In strada c’erano 500mila persone solo a Napoli quindi milioni se guardiamo tutta l’area napoletana, la cosa bella è che c’erano nonni, bambini e figli, tante generazioni che stavano assieme, un bel segnale di unità ma anche di comunità”.



NAPOLI, SINDACO GAETANO MANFREDI: “HO DORMITO UN’ORA”

“Io non parlare di riscatto sociale – ha proseguito il sindaco di Napoli – penso che con questo scudetto abbiamo mostrato cos’è questa città, una città in crescita dal punto di vista turistico ed economico, vuole questo ruolo, lo ha sempre avuto, e lo scudetto aiuterà, è lo scudetto della consapevolezza”.

Il sindaco di Napoli ha proseguito: “Ho dormito solo un’ora stanotte, stavamo un po’ controllando che ovviamente si mettesse un po’ a posto la città perchè dopo una notte di questo tipo bisogna riorganizzare tutto. Ci sono stati più fuochi d’artificio che a capodanno, mai visto così: è stata la somma di capodanno, scudetto e carnevale. Sulla sicurezza ha funzionato tutto? Abbiamo fatto una super area pedonale, sono scesi a piedi, hanno rispettato le ordinanze, io ringrazio tutti ed è stata veramente una festa di serenità e di famiglia”.