Sulla sovraesposizione di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, è intervenuto Roberto Alessi, direttore di Novella 2000 e direttore editoriale di Visto, a Storie Italiane. «Io questa gogna mediatica non l’ho avvertita. Anzi ho avvertito soprattutto da parte delle tv una fortissima apertura sulle ragioni del comportamento di Sebastiano Visintin».



Roberto Alessi precisa di aver «apprezzato molto» in queste ultime settimane come ha agito l’uomo, riconoscendo che la confusione iniziale dovrebbe essere comprensibile. «Bisogna anche avere rispetto per quello che per ora è solo un vedovo che ha visto sparire la moglie e l’ha ritrovata cadavere in un bosco», il monito del giornalista in collegamento con il programma di Eleonora Daniele.



ALESSI “GIORNALISTI FANNO IL LORO LAVORO”

«Lo trovo un uomo dignitoso», aggiunge Roberto Alessi a Storie Italiane. D’altra parte il giornalista non può ignorare quello che nel frattempo emerge. «Nel momento in cui c’è il suo racconto di un matrimonio sereno e poi emergono altre verità, testimonianze di persone lontane che raccontano che Liliana aveva un atteggiamento di sudditanza nei confronti del marito, si vengono a creare delle contrapposizioni», spiega infatti il direttore del settimanale Novella 2000 e direttore editoriale di Visto.

Quindi, Roberto Alessi ha preso le difese della categoria di cui fa parte: «Noi giornalisti abbiamo dovuto raccogliere le testimonianze, così si sono create due verità. Comunque Claudio Sterpin ha sottolineato di non essere mai stato amante, ma amico di Liliana».