Roberto Alessi, direttore del settimanale “Novella 2000” e direttore editoriale di “Visto”, ha preso la parola ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e in onda ogni mattina, dal lunedì al venerdì. In particolare, in occasione della puntata di oggi, 14 gennaio 2022, il giornalista è stato chiamato in causa per commentare, ancora una volta, il caso legato alla morte di Liliana Resinovich, scomparsa da Trieste esattamente un mese fa e ritrovata priva di vita all’inizio del nuovo anno in un’area boschiva.



In queste ore gli inquirenti stanno cercando di capire, attraverso gli esami tossicologici condotti sulla salma della vittima e un sopralluogo all’interno dell’abitazione in cui la donna risiedeva insieme al marito, Sebastiano Visintin, se le fossero stati somministrati dei farmaci, come ad esempio le benzodiazepine, per consentire poi all’eventuale assassino di ucciderla senza incorrere in tentativi di difesa o in urla che avrebbero potuto richiamare l’attenzione di qualcuno. Una tesi che, almeno per il momento, non sembra convincere troppo Alessi: “Se Liliana avesse preso delle sostanze contro la sua volontà in casa, non sarebbe stata in grado di camminare, sia pur lentamente. Inoltre, alle 8.22 Claudio Sterpin ha parlato con Liliana e si erano messi d’accordo per vedersi. Lei poteva essere già in strada nel corso di quella telefonata e gli avrebbe sicuramente detto al telefono che non si sentiva bene, che aveva reazioni diverse dal suo fisico”.



ROBERTO ALESSI: “VIOLENZE IN PIAZZA DUOMO A CAPODANNO? UNA RAGAZZA AVEVA I JEANS CALATI FINO ALLE CAVIGLIE…”

Nel prosieguo del suo collegamento audiovisivo con “Storie Italiane”, Roberto Alessi ha brevemente commentato anche la notizia relativa alle violenze avvenute la sera di Capodanno in piazza Duomo a Milano a danno di alcune ragazze, assalite dal “branco”.

Attualmente sono dieci le giovani che hanno sporto denuncia e due i fermati: “Uno ha 18 anni, l’altro ne ha 21 – ha detto Alessi –. Il massimo della pena per questi reati è di 14 anni, tutti ben meritati, a cui si aggiungono rapina e lesioni. La polizia c’era e si è comportata bene. Una di queste ragazze aveva i jeans calati fino alle caviglie. C’era la volontà di fare del male, di compiere violenza sessuale”.