Renato Zero e l’adozione del figlio Roberto Anselmi Fiacchini: l’incontro in un cinema

Roberto Anselmi Fiacchini è il figlio adottivo di Renato Zero. Il cantautore romano è diventato padre adottivo nel 2003 quando Roberto era già un uomo adulto. Tra i due prima una lunga amicizia fino alla decisione di Zero di accogliere il ragazzo come un figlio. Tutto è iniziato da un incontro avvenuto per puro caso in un cinema. A raccontare il primo incontro con il figlio adottivo è stato proprio il cantautore romano negli studi di Verissimo da Silvia Toffanin: “ero al cinema e noto questo ragazzino. Era pettinato come Bart Simpson. Mi raccontò la sua storia: il padre era morto, la madre malata. Sono sempre stato vicino ai ragazzi degli orfanotrofi. Cominciai a seguire Roberto e, quando fu possibile, lo adottai”.



La decisione di adottare un figlio non è stata semplice per Renato Zero, anche se il cantante romano non ho mai nascosto il suo desiderio di avere un figlio. “Ho adottato un figlio perché non volevo restare solo, non l’ho condizionato. Mi aveva colpito il modo in cui si era avvicinato a mia madre, frequentando la mia famiglia: era poetico, tenero e fra loro è nata una grande complicità” – ha confessato l’artista.



Renato Zero e il rapporto con il figlio Roberto Anselmi Fiacchini

Il rapporto tra Renato Zero e Roberto Anselmi Fiacchini è fatto di alti e bassi come tutti quelli tra padre e figlio. Proprio Renato Zero, ospite di Mara Venier a Domenica In ha raccontato: “che mio figlio abbia questa vocazione al rischio è vero, ma gli voglio bene anche per quello. Quando adotti un figlio devi godere della fortuna di non imporre nulla a tuo figlio, né lui deve imporre nulla a te. C’è un equilibrio perfetto in questa situazione ed è un’esperienza che consiglio a tutti”. La scelta di adottare un figlio ha cambiato sicuramente la sua vita e la scelta di adottare Roberto è stata anche per la sua vita sfortunata.



“Sono sempre stato portato a prediligere le persone sfortunate. Roberto aveva perso i genitori e ho sentito che era giusto potergli dare un supporto morale, poi diventato anche istituzionale” – ha raccontato Renato Zero che oggi è anche nonno di due bellissime nipotine. “Mi piace moltissimo farmi chiamare nonno, le bambine sono cresciute in un battibaleno, ora sono signorine” – ha raccontato proprio il cantautore a Verissimo.