Roberto Baggio e il Mondiale del 2002: dall’ennesimo infortunio alla “proposta” di Giovanni Trapattoni
Il mondo dello sport, in particolare del calcio, rappresenta un bacino inesauribile di storie e aneddoti; alcuni noti, altri alimentati con retroscena mai confermati. Spesso sono i protagonisti del settore, anche a distanza di anni, a rimuovere il velo delle dicerie svelando particolari inediti che incuriosiscono non poco gli appassionati. L’ultimo ad offrire questo genere di contributo è stato il grande Roberto Baggio in un’intervista rilasciata per Esquire.
Come riporta La Repubblica, Roberto Baggio in un’intervista concessa a Esquire ha deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti di Giovanni Trapattoni, ventuno anni dopo. I fatti risalgono alla mancata convocazione dell’allora CT della nazionale per i Mondiali di Giappone e Corea del Sud del 2002. Il “Divin codino” non era al massimo della forma a causa dell’ennesimo infortunio, quasi una costante della sua carriera comunque iconica. L’ex numero 10 era comunque riuscito a recuperare in tempi record dopo la rottura del legamento crociato, proprio con l’obiettivo di giocare, all’età di 35 anni, il suo ultimo mondiale. Giovanni Trapattoni non era però del tutto convinto della sua tenuta fisica in vista dell’impegno Mondiale, proponendo al calciatore – come racconta La Repubblica – di figurare come 24esimo giocatore della lista con la possibilità di diventare poi membro effettivo.
Roberto Baggio, l’amarezza dell’ultimo Mondiale sfumato: “Tradito da Trapattoni…”
A distanza di oltre vent’anni, Roberto Baggio ha dunque deciso di rompere il silenzio su quella vicenda e in particolare sulla proposta dell’allora CT Giovanni Trapattoni. “Quella fu una cosa vergognosa, che per mille motivi difficilmente passerà. Sarei dovuto andare anche con una gamba sola, per quello che avevo rappresentato“. Difficile non avvertire l’amarezza che trasuda dalle parole del Divin codino, “derubato” del sogno di accedere all’ultimo Mondiale della sua carriera nel 2002. “Avevo fatto tre Mondiali in un certo modo, quello sarebbe stato il quarto, la storia doveva finire così. È stato un tradimento…“.
Non usa particolari giri di parole Roberto Baggio nell’intervista concessa ad Esquire – e riportata da La Repubblica – nel mettere in evidenza tutto il risentimento per quella scelta di Giovanni Trapattoni. L’ex numero 10 si sentiva in piena condizione ed ha dunque considerato ingiusta la scelta dell’allenatore di non coinvolgerlo per i Mondiali di Giappone e Corea del Sud del 2002. “Tornai dall’infortunio per le ultime tre partite in condizioni incredibili, ricordo i test che feci a Bologna, e infatti in 3 partite segnai 3 gol, in generale in quel campionato 11 gol in 11 partite”. Il Divin codino ha poi concluso: “Mancava più di un mese all’inizio del Mondiale, potevano portarmi in ritiro e dopo valutare le condizioni“.