Roberto Battiston è un fisico, divulgatore, e dal 2014 al 2018 è stato anche presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. Ma è anche un uomo dalla fede profonda. Ospite della trasmissione Soul, in onda su Tv2000, ha spiegato come si concilia questo dualismo sottolineando che “la scienza ha un linguaggio che ha delle sue caratteristiche straordinarie e una fantastica capacità in interloquire con una grande maestra, la natura, che ti dice esattamente quello che devi fare e se tu sbagli ti bacchetta tutte le volte in maniera implacabile. Però quando riesci a capire la bellezza delle simmetrie e delle leggi hai una soddisfazione incredibile, perché è bello capire come funzionano le cose. Ma tutto questo con l’aspetto della singola esistenza dell’individuo ha poco a che fare, perché il mio desiderio, la mia passione, la mia sofferenza e la mia speranza non troverà mai risposta in un atto di carattere scientifico”.
Per Roberto Battiston, infatti, “la scienza non mi sta aiutando a comprendere me stesso più di tanto. Quello che accadrà, quello che è accaduto, il mio destino su questa terra e cosa accadrà eventualmente dopo, la scienza su questo non dice assolutamente nulla”. E sostiene che “i principi etici e le convinzioni religiose servono per utilizzare i risultati della scienza e implementarli rispettando alcuni valori e priorità”.
Roberto Battiston, “la scienza in alcuni ambiti è muta, la buona scienza dà libertà di curiosare”
Il fisico Roberto Battiston, ospite del programma Soul, confessa che “quando si ha a che fare con l’essere umano e con le dimensioni dell’umanità la scienza fa molta fatica ad andare in profondità. È giusto che la scienza venga messa alla prova negli ambiti di realtà e di mistero in cui funziona molto bene, in cui non si improvvisa profeta e non affronta questioni che non può toccare. La scienza in realtà ha degli ambiti in cui è efficace e altri in cui è muta”. E spiega che lo straordinario potere della scienza è aver “permesso di scavalcare i muri e distanze culturale enormi per rimettete insieme i pezzi della comunità internazionale. Fino al 2023, quando l’accordo attuale scadrà, i russi andranno avanti a collaborare con gli altri, a dimostrazione della potenza della science diplomacy. Se vogliamo pensare a un mondo che non è in continua tensione e in continuo scontro fra interessi e blocchi economico-politico, la lingua della scienza e l’approccio scientifico è straordinario”.
Per Roberto Battiston “la regola della buona scienza è libertà di curiosare, di fantasticare, di ricercare, di sbagliare”, ed è una profonda verità che “pensare bene è qualcosa che tutti possono fare, è un’arte come pattinare sul ghiaccio. Lo provo e lo riprovo, finché ogni dettaglio alla fine sta al posto giusto. Il pensiero che abbiamo noi esseri umani è una cosa preziosa ma deve essere usato bene”.