L’attore, comico, regista e sceneggiatore Roberto Benigni si è racconto in un’intervista pubblicata sulle pagine del giornale ‘Maria con te‘, che si definisce come “il primo settimana dedicato alla Madonna”, pubblicato dal Gruppo Editoriale San Paolo. Una lunga intervista nel suo passato, che parte dalla vocazione che avrebbe ricevuto all’età di 14 anni, poi surclassata dalla passione per il teatro, passando anche dal momento in cui suo padre venne mandato in guerra.



Da qui, infatti, parte Roberto Benigni, che ricorda come Luigi, suo padre, “aveva sempre fatto il contadino”. Un’infanzia, la sua, tranquilla, passata in mezzo ai campi come ultimo di quattro figli, ma poi sconvolta nel momento in cui suo padre venne mandato in guerra. “Un giorno”, ricorda, “decisero di mandarlo a fare la guerra e lui non sapeva nemmeno che cosa volesse dire. Papà avrebbe voluto restare in famiglia a fare il contadino perché amava mia madre. Non come tutto il mondo, ma come tutto l’universo intero”. Tornò, ricorda Roberto Benigni a Maria con te, “dopo due anni di prigionia in Germani. Arrivato a casa, stremato dalla fatica e dall’emozione, cadde a terra ed entrò in coma. L’unica cosa che riuscì a dire a mia madre fu: ‘Ho pensato sempre a te‘”.



Roberto Benigni: “Da piccolo volevo fare il prete”

La famiglia di Roberto Benigni, ricorda ancora l’attore, dopo la morte del padre, nel 1958, si trasferì dalla frazione di Manciano La Misericordia di Castiglion Fiorentino a Prato. Pochi anni dopo, il 4 novembre 1966, ci fu la grande alluvione e in quel momento, racconta, “mentre ero alle scuole medie, fui certo di avere la vocazione religiosa e mi trasferii a Firenze per studiare dai Gesuiti”. Passarono, tuttavia, pochi anni e comprese che, in realtà, la sua vera vocazione era il teatro.

Il primo spettacolo a cui Roberto Benigni prese parte, infatti, fu messo in scena nel 1971 al Teatro Metastasio di Prato, ed era lo spettacolo ‘Il re nudo‘ diretto da Paolo Magelli. Non è, peraltro, la prima volta che l’attore parla della sua presunta vocazione, perché già nel 2014, dopo la prima puntata de ‘I dieci comandamenti‘, dopo la telefonata con il Papa, raccontò che “quando a scuola mi chiedevano che cosa volevo fare da grande, rispondevo: ‘Il Papa’. E siccome”, ironizzò Roberto Benigni, “tutti si mettevano a ridere ho capito che dovevo fare il comico“.