L’entusiasmo di Roberto Benigni per Dante Alighieri e la Divina Commedia è tangibile. L’attore fiorentino omaggia il poeta con un’interpretazione speciale, che desidera svelare gli insegnamenti lasciati da Dante Alighieri alle successive generazioni: “Perché dopo aver letto la Divina Commedia non guardi gli altri con gli stessi occhi di prima”, racconta Benigni. “Dante ci ha insegnato che ognuno di noi è protagonista di una storia irripetibile. Quando ce ne andremo non accadrà mai più che capiti uno uguale noi. Dante ci ha insegnato che Dio ha bisogno di noi. Dante ci fa credere a quello che dice con parole memorabili. Dante ha fatto un regalo meraviglioso: che la libertà e il senso di tutto lo troviamo dentro noi stessi”. “Alla fine della commedia troviamo le nostre facce”, continua un incontenibile Roberto Benigni. “E che anche la sconfitta può diventare una vittoria”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Roberto Benigni, l’omaggio a Dante Alighieri
Roberto Benigni in occasione dei 700 anni dalla nascita di Dante Alighieri torna ad omaggiare il sommo poeta leggendo il quinto dell’Inferno. Si tratta di un evento simbolico annunciato in questi giorni da Dario Franceschini, ministro della Cultura che ha detto: “la lettura di Roberto Benigni di un canto della Divina Commedia al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica che verrà trasmesso in diretta Rai”. Non solo, nello stesso giorno dei 700 anni dalla morte di Dante, anche Rai3 ha pensato bene di celebrare l’autore de “La Divina Commedia” con la messa in onda, in replica) dell’interpretazione dell’attore e regista toscano del quinto canto dell’Inferno. Si tratta di uno dei canti più famosi della Divina Commedia, peraltro uno uno dei momenti più commoventi visto che c’è l’incontro tra il Vate, Paolo Malatesta e Francesca da Polenta. Da sempre grande appassionato di Dante, Benigni intervistato dall’Ansa.it parlando del sommo poeta ha dichiarato: “è un pioniere del cinema, sarebbe bello fatto al cinema, ma nessuno ci riuscirà mai, bisognerebbe fare una serie di cento puntate, una per ogni canto”.
Roberto Benigni: “Dante la tua Divina Commedia mi hai fatto innamorare della poesia”
La passione di Roberto Benigni per Dante è nota a tutti. L’attore e regista toscano ha più volto omaggiato e celebrato la potenza narrativa dell’autore de “La divina Commedia”, un’opera senza tempo. In particolare il regista parlando del “sentimento che muove e motiva ogni cosa” precisa “auguro a tutti i bambini che nascono che trovino nella vita un amore stupendo”.
Proprio a Dante, Benigni ha scritto una lunghissima lettera in cui ha rivelato tutto il suo amore per la sua somma poesia. “Ti voglio ringraziare perché con la tua Divina Commedia mi hai fatto innamorare della poesia, che è la cosa più bella del mondo, mi hai fatto sentire il bene e il male, mi hai fatto andare a letto impaurito, mi hai portato con te dappertutto, in Lunigiana, in cielo, dall’altra parte del globo…” – ha scritto Benigni. Non solo, il Premio Oscar del film “La vita è bella” ha aggiunto: “Dante mi hai fatto piangere e morire dal ridere, anche se hai scritto in una lingua difficilissima, misteriosa, incomprensibile, che per capirla ho dovuto farmela spiegare dai miei nonni analfabeti…”.
Infine l’attore e regista parlando di una delle opere più importanti della letteratura italiana ha detto: “la Divina Commedia è l’opera più ardita dell’ingegno umano, il suo insegnamento è così profondo che può essere disceso nel pensiero umano solo per rivelazione. Con la Divina Commedia ci hai fatto capire che…che Dio ha bisogno degli uomini; che ogni volta che l’uomo fa del male, Dio trattiene il respiro; che non c’è male che non possa essere consolato; che ognuno di noi è qui per completare e complicare l’affresco; che la poesia è canto e racconto; che le donne sono l’apice della creazione, la rugiada dell’altissimo; che ti sei occupato di questo strano dono che abbiamo avuto in sorte: la vita”