Il professor Roberto Bernabei prova a calmare le acque di fronte alla preoccupazione per l’emergenza coronavirus. Intervenuto ai microfoni di Piazzapulita il Primario di Geriatria del Policlinico Gemelli di Roma e membro del CTS ha tenuto a precisare di fronte all’alto numero di decessi registrato nel corso delle ultime settimane: «I contagiati sono tra 0 e 40 anni il 32%, i contagiati tra 30 e 70 sono il 42%, rimane un 25% che sono i contagiati dai 70 in più. Ebbene, questo 25% fa il 90% dei morti: muoiono praticamente quasi solo ed esclusivamente i vecchi, l’età media dei deceduti supera gli 80 anni. E in più hanno tre malattie».
Roberto Bernabei ha dunque fatto chiarezza sui dati sulla mortalità, spiegando che il coronavirus può risultare fatale quasi solo per le fasce più fragili, senza dimenticare chi ha delle malattie: «Le più frequenti sono diabete, ipertensione, insufficienza renale, fibrillazione atriale e lo scompenso di circolo. Sono le malattie della cronicità, della fragilità». Bernabei ha anche ricordato: «Quando nel 2003 ci fu l’ondata di calore, morirono le stesse persone, ultra80enni e con le stesse patologie».
«Il problema è la fragilità, per morire di Covid devi avere più di 80 anni e devi avere tre patologie», ha aggiunto Roberto Bernabei in studio da Corrado Formigli: «Il passaggio in terapia intensiva, ma anche nel reparto normale, evita fatti gravi, perché ormai sappiamo curare i pazienti». Ma attenzione, il Covid è una malattia normale: «Se questa malattia fucila i vecchi è molto grave, ma è una malattia normale: le malattie infettive purtroppo aggrediscono i più fragili».