Roberto Brunetti parla a Domenica Live dell’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti e dei motivi che l’hanno condotto a compiere le scelte che gli hanno cambiato la vita. Solo pochi anni fa aveva aperto una pescheria e aveva deciso di cambiare vita: Poi però qualcosa è andato storto e la sua esistenza ha preso una piega tutt’altro che serena: “La pescheria? Non si lavora, la crisi, depressione, la bambina cresceva, poi – spiega il celebre Er Patata nel salotto di Barbara D’Urso – mi sono rotto un braccio, la gamba, ho fatto la protesi e ho dovuto chiudere la pescheria”. Poco dopo, la fine dell’amore con l’attrice Monica Scattini, che in seguito ha dovuto fare i conti con una malattia che le è stata letale: “è stato un grandissimo amore”, spiega Roberto Brunetti, “erano passati 17 anni. Ho saputo che non stava tanto bene, l’ho chiamata, ci siamo visti al bar, ci siamo presi un caffè, ma lei non parlava, era un po’ arrabbiata. E poi – ricorda Roberto Brunetti – il nostro amico Giuseppe, che mi chiamava tutti i giorni, mi ha chiamato. Il giorno in cui è mancata ho saputo che non c’era più”. (Agg. di Fabiola Iuliano)

Roberto Brunetti agli arresti domiciliari

Roberto Brunetti, in arte “Er Patata”, di nuovo a piede libero. L’“esclusiva” della sua prima ospitata in tv la detiene Barbara d’Urso, che lo invita a Domenica Live per raccontare questo periodo da detenuto (non è chiaro se ai domiciliari o in carcere). Ci eravamo lasciati così: nel 2017, Brunetti era stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti, e in particolare di un chilo di hashish e altrettanta marijuana. L’attore ha dato troppo nell’occhio avvicinandosi a un giovane albanese, da cui voleva acquistare una dose di cocaina. Dopo la convalida del fermo, davanti al giudice monocratico, il magistrato ha accolto la richiesta del pm e disposto gli arresti domiciliari. In un primo momento, il suo pusher ha tentato di aggredire i carabinieri. Nessuna reazione, invece, da parte di Brunetti, che si è rassegnato ai controlli e alla perquisizione di casa sua.

Roberto Brunetti trovato in possesso di droga: era già successo nel 2009

Si è trattato in realtà di una recidiva: già nel 2009, Roberto Brunetti era stato trovato in possesso di droga (cento grammi di hashish nascosti nel motorino). A Roma, in zona Tuscolana, Er Patata venne fermato nel corso di un’operazione antidroga. “È per me, mica la spaccio io”, dichiarò in quell’occasione. Nella sua abitazione a Trastevere vennero poi trovati altri cento grammi di hashish. L’attore deve la sua fama a film come Romanzo criminale, ispirato alla storia della banda della Magliana, ma anche Fuochi d’artificio, di Leonardo Pieraccioni e Paparazzi, di Neri Parenti. Inoltre, Brunetti ha lavorato con Carlo Vanzina ne Il ritorno del monnezza. Il 2014 è stato l’anno del suo addio al cinema: in quel frangente, si è reinventato come titolare di una pescheria, ma non ha mai negato di voler tornare a recitare.

Che fine ha fatto Roberto Brunetti?

“Abbandonare è un parolone. Diciamo che ho cercato di ampliare la mia vita. E poi non c’è tutto questo lavoro nemmeno al cinema”. Queste le parole di Roberto Brunetti circa il suo presunto “abbandono” del mondo del cinema. “Ma se qualcuno mi chiamasse per recitare – ha spiegato a Top – perché no? Ci starei molto volentieri. Basterebbe mettere un cartello sulla serranda del negozio: ‘Chiuso per film’…”. Archiviata l’esperienza davanti alla macchina da presa, Brunetti ha aperto una pescheria: “È un mestiere che già conoscevo. Anche nel cinema c’è crisi e mi sono detto: perché non reinventarsi”. La passione per quel mondo, però, c’è ancora: “Mi piacerebbe fare un film di Natale con Christian De Sica, oppure tornare a fare qualcosa con quelli che già mi conoscono. Ma soprattutto vorrei fare qualcosa con Carlo Verdone: tra romani ci s’intende. Quando andavo allo stadio a vedere la partita qualche volta l’ho incontrato. Siamo romanisti sfegatati tutti e due. Con me è sempre stato molto carino. Magari si ricorda e mi chiama”.