Il professore dell’università San Raffaele di Milano, stimato virologo di fama internazionale, Roberto Burioni, ha pubblicato nelle scorse ore un tweet sulla sua pagina social ufficiale, in cui ha sollevato dei dubbi in merito ai morti causati dal covid. In Italia, nonostante le cure, i vaccini e una sanità all’avanguardia, si continua a morire ancora tanto, troppo, per il coronavirus, e nelle ultime due settimane i decessi sono tornati ampiamente e con costanza sopra quota 100, superando a volte anche le duecento vittime. «Anche oggi (ieri ndr) 171 morti di COVID – scrive Roberto Burioni su Twitter – O li stiamo contando male (ma pare di no), o li stiamo curando male (posso sospettarlo, ma non ho elementi concreti per dirlo), o chissà cosa altro».



Un tweet che mette in evidenzia appunto i decessi legati al covid di due giorni fa, mentre in precedenza erano stati 190 e ancor prima 121. Il 29 luglio i decessi hanno toccato il picco massimo, fino ad ora, di questa nuova ondata di covid, raggiungendo la drammatica quota di 244 decessi, per un totale che ha superato ampiamente le 170mila vittime dal 20 febbraio di due anni fa ad oggi.



ROBERTO BURIONI: “LE AUTORITA’ CHIARISCANO LA SITUAZIONE”

Roberto Burioni ha poi concluso il suo cinguettio scrivendo: «Certamente le autorità devono chiarire subito la situazione». I dati legati ai morti da covid registrati in questi giorni, come fa notare il sito di Open, sono molto simili a quelli che registravano lo scorso aprile, quando però le restrizioni contro il covid erano ancora in vigore, come ad esempio l’obbligo del green pass e le mascherine sia all’aperto che al chiuso.

Se invece si prendono in considerazione i numeri dei contagi dello stesso periodo di un anno fa, il dato era molto più basso, anche perchè i contagi giornalieri non avevano raggiunto i picchi di questi giorni causati dall’alta contagiosità di Omicron 5. Analizzando i numeri di luglio 2021 si può vedere infatti come i morti al giorno non superassero mai quota 30, gli stessi dati dell’estate precedente, subito dopo la piena ondata.