Non si attenuano le discussioni sul rischio miocardite conseguente al vaccino contro il Covid-19, con alcuni casi emersi e denunciati anche da persone del mondo dello spettacolo. Gli esperti, dal canto loro e dall’alto dei dati scientifici fin qui sviluppati, vogliono fare chiarezza sulla malattia. Tra questi c’è anche Roberto Burioni, che ancora una volta sottolinea l’importanza del vaccino e il rischio quasi nullo della conseguenza cardiaca post somministrazione. L’immunologo, tramite i social, ha infatti ribadito la benignità dell’infezione rispetto a quella causata dal Covid-19.



“Ecco altri due studi sulle miocarditi condotti su molti milioni di vaccinati. Eventi rari (2 per 100mila) e solitamente lievi. Un caso fatale. Il rischio si conferma bassissimo, ma chi non si è vaccinato non si vaccinerà. Peccato perché COVID fa danni gravi al cuore” ha scritto Burioni. Poi ha proseguito: “Qualcuno si preoccupa senza motivo delle rarissime e benigne miocarditi da vaccino, ma dimentica le gravissime conseguenze che comporta per il sistema cardiovascolare il COVID. Vaccinatevi che è meglio“.



Burioni e la miocardite: “Effetto collaterale lieve e curabile”

Lo stesso Roberto Burioni, attraverso le colonne del Corriere della Sera, ha più volte sottolineato che la miocardite è effetto collaterale del vaccino sì di rilievo, ma lieve e curabile: “L’unico effetto collaterale di rilievo (a parte quelli di poco conto, come dolore, febbre, stanchezza e altri disturbi autolimitanti) pare essere una miocardite (la frequenza non è ancora calcolata con precisione, ma pare meno di 3 casi su 100.000 vaccinazioni), cioè un’infiammazione del muscolo del cuore. La malattia in sé può essere anche grave, ma fortunatamente la miocardite dovuta al vaccino nella grandissima parte dei casi è lieve e curabile”.



Il virologo, sempre sul Corriere, ha infatti presentato dei dati per rassicurare la popolazione che ancora non si è sottoposta alla vaccinazione contro il Coronavirus: “Negli Stati Uniti su 300 milioni di vaccinazioni hanno avuto meno di 1.300 miocarditi e tutti i pazienti sono fortunatamente guariti. Al momento esiste un solo caso descritto, in Nuova Zelanda, di una paziente deceduta a causa di questa miocardite”.