Il coronavirus ha fatto vittime anche in Italia ed è aumentato il numero di persone contagiate. Il tema è quindi molto importante e la trasmissione Che tempo che fa ha deciso di invitare Roberto Burioni, noto virologo italiano, proprio per fare chiarezza sulle ultime vicende e i possibili sviluppi del virus nel nostro Paese. C’è da dire che proprio ieri, su medicalfacts.it, sito di cui Burioni è fondatore, è comparso un suo articolo, firmato con Nicasio Mancini, in cui ha evidenziato che “nelle prossime ore è inevitabile che il numero dei soggetti trovati positivi al nuovo coronavirus aumenterà”. Il virologo ha però invitato i lettori a non farsi prendere dal panico, perché “tracciare i contatti di chi è già positivo, infatti, avrà come inevitabile conseguenza il fatto di trovarne degli altri ma, allo stesso tempo, permetterà di proteggere un numero esponenzialmente più altro di nostri concittadini (di noi stessi!) dal rischio del contagio”.



ROBERTO BRUONI, LE PAROLE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA

Per Burioni, “conoscere la situazione, agendo, ci permetterà di mettere a punto misure sempre più efficaci. Allo stesso tempo, ci permetterà ancora meglio di conoscere le caratteristiche del virus e della sua infezione nella nostra realtà. Dunque niente panico, niente polemiche ma consapevolezza piena di quanto sta accadendo. Ognuno di noi può, con i propri comportamenti responsabili, far da barriera alla diffusione del virus”. Alla notizia dei primi contagi in Italia, venerdì su Twitter il virologo aveva scritto: “Le ultime notizie mi portano a ripetere per l’ennesima volta l’unica cosa importante. Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena. Senza eccezioni. Spero che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili”.



LA RICHIESTA DI QUARANTENA PER CHI TORNA DALLA CINA

Una posizione che Burioni aveva espresso anche mercoledì ospite della trasmissione L’assedio di Daria Bignardi. Vedremo se il mondo politico prenderà una decisione specifica in merito, anche se senza dubbio attualmente la priorità è quella di contenere il contagio nelle zone dell’Italia in cui si è manifestato e soprattutto capire anche come esso sia iniziato. È noto infatti che il presunto “paziente zero” in Lombardia sia risultato negativo al tampone. Probabilmente Burioni questa sera cercherà di mantener fede a quanto ha scritto ieri su Twitter: “Il modo migliore per tranquillizzare le persone non è minimizzare mentendo o trattarle come dei bambini di cinque anni, ma spiegargli esattamente come stanno le cose. Per farlo però bisogna conoscere bene l’argomento”.

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