I numeri della campagna vaccinale in Italia lasciano soddisfatti gli esperti del settore e le forze politiche, ma c’è chi ancora non ha ricevuto neanche una dose del siero contro il Covid-19. A mancare all’appello sono circa tre milioni di ultracinquantenni, parte della popolazione particolarmente a rischio di contrarre la forma grave del virus, ai quali ora è rivolta l’attenzione della campagna prima dell’estensione della somministrazione della terza dose a tutti gli over 18. Il virologo Roberto Burioni, tramite un intervento scritto sul Corriere della Sera, ha fatto il punto sulla campagna, sottolineando l’importanza di arrivare a numeri ben più alti sulla vaccinazione.
In molti, secondo l’immunologo Burioni, temono il vaccino per una ingiustificata paura degli effetti collaterali: “Il fanatismo è sempre negativo, la paura è un sentimento utile a preservarci la vita, quando ragionevole. Naturalmente, non essendo possibile viaggiare nel futuro, qualunque effetto a lungo termine si conosce con certezza solo a lungo termine. Ma per quanto riguarda i vaccini non c’è nulla che ci faccia pensare che questi effetti negativi possano presentarsi e storicamente non esiste e non è mai esistito un vaccino in grado di causare danni a più di due mesi dalla sua somministrazione”.
Burioni: “Vaccinatevi, rischio irrilevante”
L’immunolo, tramite le pagine del Corriere della Sera, ha fatto degli esempi calzanti: “Ci troviamo, insomma, nella situazione in cui eravamo agli inizi degli anni 90 con i telefonini. Erano una cosa nuova, nessuno poteva essere certo che non fossero pericolosi a lungo termine, ma la scienza ci ha detto di stare tranquilli. A distanza di 30 anni possiamo dire che è stato un consiglio giusto, ma nel frattempo ognuno di noi li ha usati senza particolari patemi d’animo”. Burioni ha poi sottolineato: “Ci sono poi gli effetti collaterali a breve termine, che questo vaccino ha così come tutti i farmaci esistenti sulla terra. Fortunatamente i vaccini utilizzati contro Covid in Italia (quelli a mRNA) sono estremamente sicuri“.
Il virologo e accademico ha ricordato i numeri delle reazioni avverse al siero anti-Covid: “Niente morti improvvise, niente effetti sulla fertilità o sul DNA. L’unico effetto collaterale di rilievo pare essere una miocardite, cioè un’infiammazione del muscolo del cuore. La malattia in sé può essere anche grave, ma negli Stati Uniti su 300 milioni di vaccinazioni hanno avuto meno di 1.300 miocarditi con tutti i pazienti guariti”. Burioni ha poi rincarato la dose ricordando le tante vittime per “altri fattori”: “In Italia, in un anno, muoiono in media 25 persone per allergie a farmaci, per lo più antibiotici (di cui non solo non abbiamo paura, ma facciamo abuso), altrettante per punture di insetti e 10 colpite da un fulmine. Capite quindi che il rischio che consegue alla vaccinazione contro Covid è praticamente rischio irrilevante se paragonato a quelli che corriamo quotidianamente. Per questo vaccinatevi in tutta tranquillità, eviterete un rischio ben più grave e concreto: quello di ammalarvi di Covid. Ricordando che il rischio maggiore lo correrete non per la vaccinazione, ma durante il tragitto che va da casa vostra al centro vaccinale. Quindi guidate con prudenza”.