Il virologo Roberto Burioni ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa nella puntata di oggi, domenica 2 febbraio 2020. Una trasmissione, quella in onda su Rai Due in prima serata, che sarà fortemente contrassegnata dall’attualità e nello specifico dall’emergenza sanitaria rappresentata dal coronavirus che tanta preoccupazione sta determinando in tutto il mondo. Burioni, famoso per la sua “schiettezza” oltre che per la sua competenza – al punto che in rete si è soliti parlare di “metodo Burioni” per il modo caratteristico di stoppare sul nascere le polemiche dei troll o dei disinformati – in questi giorni è una delle voci più ascoltate in Italia. E le sue parole, come sempre, sono impregnate di realismo, al punto di suscitare qualche apprensione in più in chi le ascolta: “Non possiamo accettare che la tranquillizzazione della gente passi attraverso notizie scorrette”.



ROBERTO BURIONI: “VIRUS SI TRASMETTE ANCHE DA PERSONE SENZA SINTOMI”

Ecco perché Roberto Burioni non ha avuto dubbi quando si è trattato di dire che “il virus si trasmette anche da pazienti che non hanno ancora i sintomi”. Lo ha fatto, contravvenendo anche il parere di altri colleghi, citando a conferma della sua tesi anche alcuni esempi concreti: in primis quanto accaduto in Germania, dove in un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine, è stato documentato il primo caso di trasmissione del coronavirus senza sintomi in Europa. Il virologo ha precisato: “Non possiamo accettare che qualcuno faccia il cinese, che la tranquillizzazione della gente passi attraverso delle notizie scorrette. Io ho sentito dire questa mattina alla radio che il virus è poco infettivo. Non è vero, questo virus è molto infettivo. Ho sentito dire ieri in una conferenza stampa che questo virus si trasmette, nella norma, da pazienti che hanno i sintomi. È vero, nella norma sono pazienti che hanno i sintomi, ma credetemi in questa situazione c’è ben poco che è rimasto nella norma. E noi sappiamo con certezza che il virus si trasmette anche da pazienti che non hanno ancora i sintomi”.



ROBERTO BURIONI: “PER UN VACCINO SERVE TEMPO”

Ma cosa si può fare, dunque, per arginare la diffusione del coronavirus? Burioni ha detto la sua: “Se io in questo momento avessi una responsabilità di Governo, mi troverei a prendere delle decisioni che potrebbero essere sbagliate. Si potrebbe sbagliare per sottovalutazione o per sopravvalutazione del pericolo. Ebbene, io farei in modo di sbagliare solo per sopravvalutazione. Perché sopravvalutare questo pericolo porta solo a qualche disagio e a un danno economico. Sottovalutarlo invece può essere una tragedia”. Intervistato da La Stampa, Burioni ha poi sfatato alcuni luoghi comuni; uno relativo all’utilizzo delle mascherine: “Non forniscono alcuna protezione dal coronavirus” ma servono semmai “a non far diffondere il virus da parte di chi lo ha già contratto”. Quanto al vaccino, il virologo ha sottolineato che “non è detto che lo si trovi” e comunque “ci vuole tempo per svilupparlo e commercializzarlo”. Poi sul suo profilo Twitter ha aggiunto: “Desidererei che si trovasse immediatamente un vaccino contro il coronavirus per due motivi. Il primo perché salverebbe tante vite umane, il secondo per il piacere di vedere gli antivaccinisti implorare la vaccinazione in ginocchio sui ceci”.

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