Anche il virologo Roberto Burioni è entrato nella polemica del video pubblicato da Enrico Montesano sui social, in cui l’attore sostiene che il sangue dei vaccinati si coaguli e quindi sia per questo inutilizzabile se donato. «Quanto detto da Enrico Montesano è una irresponsabile e pericolosa bugia che può spingere la gente a non vaccinarsi o a non donare sangue, comportamenti entrambi dannosi per la salute pubblica», ha scritto il virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. «È per me un dispiacere vedere un bravo artista comportarsi così», lo sfogo di Burioni. Ma non si è limito solo a queste considerazioni. Perché in un altro tweet è stato ancor più duro. «A ottobre ce lo ritroviamo in ospedale insieme a Gianni Rivera a spese nostre», ha scritto in riferimento al video. E ha tirato in ballo anche l’ex calciatore, che aveva duramente attaccato dopo che a Porta a Porta aveva dichiarato di non avere intenzione di vaccinarsi.



BURIONI, CNS E AVIS CONTRO VIDEO MONTESANO

«Un amico che conosce una persona di rango avrebbe dovuto dirlo con la voce di Dudu il gagà…», ha proseguito Roberto Burioni su Twitter. Nel frattempo, era già arrivata una replica puntuale da parte dal Centro Nazionale Sangue. «È molto grave diffondere false informazioni sulla donazione di sangue, specie alla vigilia di un periodo come quello estivo, in cui storicamente si registrano carenze», ha dichiarato Vincenzo De Angelis, direttore del Cns. Oltre a precisare che non vi è alcuna differenza tra il sangue dei vaccinati e quello dei non vaccinati, perché entrambi salvano vite, De Angelis ha auspicato che ci siano sempre più donatori immunizzati. «Sarebbe un segno ulteriore dei progressi nella lotta al virus». Giampietro Briola, presidente nazionale di Avis, ha ribadito che non c’è alcuna controindicazione alla donazione di sangue: «Anzi, con il plasma dei vaccinati, ricco di anticorpi, si possono ricavare immunoglobuline utilizzabili sotto forma di farmaci per i pazienti in fase iniziale, o come profilassi. Quindi è una donazione ancora più specifica».



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