L’autonomia differenziata si farà, non ci sono dubbi: questo è il monito di Roberto Calderoli. Intervistato da Libero, il ministro è determinato a lottare per portare avanti la sua riforma: “La macchina del voto in commissione sull’autonomia differenziata è ufficialmente avviata. Proprio ieri abbiamo concluso l’espressione dei pareri, compreso quello relativo all’art. 3 che riguarda le modalità di definizione dei diritti essenziali delle prestazioni e che rappresenta il nodo di tutta la legge. È una definizione che si attende da 22 anni e nessuno ha mai fatto, un salto in avanti nella qualità della democrazia nel Paese”. L’esponente della Lega ha aggiunto: “Un’operazione che tanti chiacchieroni hanno discusso e che nessuno ha mai fatto. Ci voleva l’autonomia differenziata per arrivare a questa definizione dei livelli dei diritti civili e sociali cui tutti devono usufruire sul territorio nazionale”.



Il punto del ministro Calderoli

Al via la votazione sugli ordini del giorno e sono attesi i pareri della quinta commissione per poter votare gli emendamenti. Calderoli ha inoltre fornito approfondimenti, studi e analisi del comitato tecnico che hanno portato alle individuazioni di quali delle 23 materie che possono essere oggetto di trasferimento abbiamo una riferibilità ai livelli essenziali delle prestazioni. Calderoli si è poi soffermato sull’ostruzionismo delle opposizioni: “Adesso rispetto a ciò che chiedevano è stato tutto assolto. È chiaro che il Clep (Comitato per i Livelli Essenziali delle Prestazioni) sta lavorando, e lo farà anche nel mese di agosto. Dalla lettera che mi è stata inviata mi hanno rassicurato che nel mese di settembre mi formuleranno tutte le ipotesi sui livelli stabiliti e mi forniranno tutta la documentazione necessaria per procedere. Certo quindi che in quel mese scioglieremo tutti i nodi anche con le opposizioni, per evitare ulteriore stallo alla riforma”.

Leggi anche

Calderoli: "Referendum sull'Autonomia dividerebbe l'Italia"/ "Proposte Forza Italia come temporali d'agosto"AUTONOMIA/ Fontana (Lombardia): in sanità non chiediamo più soldi, ma di poter spendere meglio