Roberto Canepa, il papà della diciottenne Camilla (deceduta lo scorso anno a causa di una trombosi avuta dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19), è morto per un malore a soli 53 anni. L’uomo, come riportato dal Il Secolo XIX, si trovava insieme ad alcuni amici sulla scalinata del castello Canevaro, a Zoagli, dove la famiglia si era da poco trasferita dopo la perdita della figlia.



L’arrivo imminente dei soccorritori del 118, avvertiti dalle persone che erano con il cinquantatreenne, è stato inutile. Il personale sanitario ha tentato di rianimare la vittima, ma non c’è stato nulla da fare: hanno dovuto constatarne il decesso ancora prima di poterlo trasportare nell’ospedale più vicino. È l’ennesimo lutto per la famiglia di Camilla Canepa. Nei mesi scorsi anche il nonno della ragazza si era spento per il dolore. Adesso anche il padre.



Roberto Canepa è morto per un malore: la storia drammatica della famiglia di Camilla

Roberto Canepa, morto per un malore a Zoagli nelle scorse ore, e la moglie Barbara per mesi hanno lottato per avere giustizia per la figlia Camilla. La diciottenne era stata ricoverata al San Martino di Genova dopo avere avuto una trombosi causata dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19 nel corso di un open day, poi il 10 giugno era deceduta. Il medico legale Luca Tajana e l’ematologo Franco Piovella nella relazione depositata in Procura avevano confermato, a sostegno della tesi della famiglia, che la ragazza “non aveva alcuna patologia pregressa e non aveva preso alcun farmaco”, per cui la morte era da ricondurre “ragionevolmente a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti Covid”.



La famiglia della diciottenne, adesso, si ritrova a dovere fare i conti con una nuova tragedia. Le origini del malore che ha provocato la morte del cinquantatreenne, papà di Camilla, sono ancora da chiarire.