Disavventura post vaccino per l’ex senatore della Lega Roberto Castelli, che ospite di Tagadà su La7 ha raccontato alla conduttrice Tiziana Panella gli ultimi mesi complicati dopo aver ricevuto la somministrazione del siero anti-Covid. Come riferito dall’ex ministro della Giustizia, la vaccinazione lo avrebbe messo a serio pericolo di trombosi: “Sono una vittima del vaccino, non lo posso provare ma ragionevolmente è così. Mi sono vaccinato a fine luglio e ho passato agosto e settembre con febbre e ho degli esami che hanno gli indicatori di pericolo di trombosi che sono alle stelle. Incrocio le dita e spero di uscirne”.
Nel corso del suo racconto a Tagadà Castelli ha anche sottolineato: “Il paradosso è che mia moglie non si è vaccinata, ha avuto il Covid e sta benissimo. Sotto questo punto di vista dovrei essere oscurato perché porto una narrazione basata sulla mia esperienza personale che è diversa dal mainstream. Non sono un no vax, ma adesso ci penserei due volte prima di fare il vaccino. Prima stavo bene, i valori non li avevo mai considerati perché non avevo mai avuto niente. Ora ho imparato a conoscere il didimero, quello strano valore che indica il pericolo di trombosi che ognuno di noi si porta”.
Ex ministro Castelli a rischio trombosi, la risposta di Pregliasco
Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia nei governi Berlusconi II e III oltre che viceministro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il governo Berlusconi IV, si è mostrato molto abbattuto dalla propria situazione medica: “Adesso incrocio le dita perché è estremamente elevato e sono una sorta di dead man walking. Speriamo di no, faccio gli scongiuri. Sono sotto la spada di Damocle, è già due volte che il medico vede questi dati e vado al pronto soccorso dove vengo ricoverato in codice giallo. Non sto vivendo una fase simpatica della mia vita, non posso permettermi di morire o stare menomato su una sedia a rotelle. Ho troppe cose da fare”.
A rispondergli, in collegamento, è il virologo e direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano Fabrizio Pregliasco, che ha provato a tranquillizzarlo: “Il didimero dà questa segnalazione di pericolo trombosi, ma indica anche l’infiammazione e l’inizio di problematiche infettive. Chiaro che non è facile stabilire la correlazione col vaccino, poteva essere legato a condizioni preesistenti e va approfondito, ma non è escludibile”.