Roberto Cingolani è il ministro alla Transizione ecologica del Governo Draghi, carica fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle e ufficializzata nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 12 febbraio 2021. Un nome affatto inedito all’interno del panorama politico italiano, dal momento che figurava all’interno della task force di Vittorio Colao (ora ministro all’Innovazione tecnologica, ndr), che il presidente del Consiglio uscente, Giuseppe Conte, aveva fortemente voluto per pianificare la ripresa dell’Italia dopo la pandemia di Coronavirus, ancora affatto cessata, purtroppo.



Peraltro, Cingolani vanta grande feeling con Matteo Renzi e nell’ottobre del 2019 è intervenuto alla Leopolda, ma non una qualsiasi: la prima organizzata da Italia Viva. Come ricorda Fanpage.it, peraltro, recentemente, a metà dicembre, lo stesso Renzi ha scritto una news elettronica riprendendo il piano sull’innovazione redatto proprio dal fisico Cingolani, nel quale erano contenute le priorità per riuscire ad affrontare con successo la delicata trasformazione digitale. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



ROBERTO CINGOLANI, CHI È IL NUOVO MINISTRO DEL GOVERNO DRAGHI

Roberto Cingolani è il ministro alla Transizione ecologica del neonato governo Draghi. È stato scelto un fisico, uno scienziato, per ministero mai esistito prima, ma cruciale per il futuro del nostro Paese. Una sfida inedita, ma non per Roberto Cingolani, che ha diretto sin dalla sua nascita e fino a due anni fa l’Istituto italiano di Tecnologia, che si è imposto come centro di eccellenza, ad esempio, su robotica e intelligenza artificiale, come raccontò ai nostri microfoni. Dal 2019 è chief innovation officer di Leonardo, invece fino al giugno 2020 è stato uno dei membri della task force governativa guidata da Vittorio Colao per affrontare la Fase 2 dell’emergenza Covid. Nonostante il suo campo di ricerca siano la fisica e le nanotecnologie, la scienza dei materiali e la robotica, nel 2019 a Forbes si definì un umanista. «Meglio una vita spesa nell’umiltà dello studio che nell’arroganza di diventare ricchi e forti», disse Roberto Cingolani. Ora il fisico-manager dovrà gestire la transizione ecologia dell’Italia. Soprattutto i 70 miliardi, sui 209 totali, che l’Italia deve investire per rivoluzionare trasporti ed energia. Qui gli altri ministri.

ROBERTO CINGOLANI, MINISTRO TRANSIZIONE ECOLOGICA

Nato a Milano nel 1961, si è laureato in fisica all’Università di Bari, dove ha pure conseguito il dottorato, poi si è specializzato alla Normale di Pisa. Roberto Cingolani è stato ricercato in Germania al Max Planck Institut di Stoccarda, ma anche visiting professor all’Institute of Industrial Sciences dell’Università di Tokyo e alla Virginia Commonwealth University, negli Stati Uniti. Nel 2000 è diventato professore ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Lecce. Un anno dopo lì ha fondato e diretto il National Nanotechnology Laboratory dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia. Nel 2005 invece ha istituito l’Istituto italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, di cui sarà direttore scientifico fino alla sua nomina come Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo.

Suo padre era docente di Fisica, la sorella insegna Matematica all’Università di Bari, mentre il fratello ha una cattedra di Biologia alla Jefferson University di Philadelphia. È sposato, la moglie Nassia ha origini greche ed è una fisica esperta in Scienza dei materiali. I due hanno tre figli.