Roberto Ciufoli è intervenuto in qualità di ospite nel corso della trasmissione “L’Ora Solare”, condotta da Paola Saluzzi su Tv 2000. L’attore si è raccontata in una lunga intervista, inaugurata con la definizione del vocabolo “felicità” da parte del comico della Premiata Ditta: “Felicità per me è avere avuto la fortuna di esprimermi per come potevo nella mia vita, con una carriera al momento lunga, visto che ora sono arrivato al quarantesimo anno di attività. Tra i miei idoli c’era Gino Bramieri: mentre registravamo e giravamo al teatro Sistina, lui ci dava consigli per dire meglio la battuta o arrivare addirittura a prendere l’applauso, senza gelosia nei nostri confronti”.



In tutta l’esistenza di Ciufoli, però, si è rivelata fondamentale la passione, identificata come “la benzina, il motore, l’energia per tutto”. E dire che, almeno agli inizi, il teatro per lui non rappresentava una priorità: “Io sono partito da tutt’altro – ha rivelato –. Ho fatto l’Isef e sono diventato professore di educazione fisica. Ho anche insegnato a scuola, era divertente stare con i ragazzi, era stimolante da morire. Dal mio punto di vista, era importante trasmettere l’amore per il proprio corpo per conoscerlo, non per una cultura esasperata. Oggi aggiungo che, se a scuola ci fosse anche teatro come materia di studio, sarebbe possibile far uscire quello che siamo davvero”.



ROBERTO CIUFOLI: “INSEGNO E IO CI VOGLIAMO UN BENE FRATERNO”

A “L’Ora Solare”, Roberto Ciufoli ha poi confessato che lui e Pino Insegno erano compagni di scuola e che la Premiata Ditta è nata sui banchi del liceo: “Pino era quello più scalmanato, si faceva beccare subito. La materia in cui andava peggio era la condotta. In realtà, insieme facevamo anche degli scherzi alle altre classi su commissione, fino a che, in quinta liceo ci sospesero, proprio l’anno della maturità. Oggi io e lui ci vogliamo un bene fraterno, ognuno di noi considera l’altro il fratello scemo. Siamo all’opposto come segni zodiacali, come fede calcistica e come tanti altri comportamenti”.



Infine, un pensiero alla sua dolce metà, Teodora, e ai figli Jacopo e Romeo, con quest’ultimo che ha appena cinque anni: “Già due volte mi hanno scambiato per il nonno – ha ironizzato l’attore –. La gran donna che mi accompagna da 19 anni, Teodora, mi sopporta, mi ama. Poi sa che a vent’anni c’è l’indennità Ciufoli da ritirare in Comune…”.