È morto a ottant’anni Roberto Colaninno, uno dei principali protagonisti della finanza e dell’industria italiana, con una carriera lunga e di successo che lo ha visto in alcune delle aziende più importanti, come Olivetti, Telecom e infine Piaggio. Proprio qui, l’imprenditore ha concluso la sua carriera. Nell’azienda, quotata in Borsa nel 2006, ha vissuto la seconda parte della sua carriera professionale ma fu alla Telecom che divenne famoso in tutto il mondo come manager e imprenditore di fama internazionale. Il manager, nato a Mantova ma di famiglia pugliese, aveva però esordito nel 1969 alla Fiaam, azienda mantovana di componentistica auto, diventando prima direttore amministrativo e poi amministratore delegato.



Nel 1981 aveva fondato, sempre nel settore componentistica per auto, la Sogefi, poi assorbita dalla Cir, la holding della famiglia De Benedetti. Nel 1996 è stato nominato amministratore delegato di Olivetti, che in quegli anni ha dato vita a Omnitel, la prima compagnia di telefonia mobile privata, e Infostrada, che invece gestiva la rete fissa in alternativa a Telecom, che all’epoca era monopolista, come ricorda il Corriere della Sera.



Chi era Roberto Colaninno

Nel 2002, dopo aver lasciato Olivetti, Roberto Colaninno ha acquisendo Immsi, società del settore immobiliare e nel 2003 è arrivato invece l’acquisto di Piaggio. Nel 2004 ecco anche l’acquisizione dei marchi motociclistici Aprilia e Moto Guzzi, con i quali l’imprenditore è entrato nel business delle moto. Dal 2006 il gruppo è cresciuto notevolmente, diventato il più grande costruttore europeo di scooter e moto e uno dei principali player mondiali in questo settore. Nel 2008 per l’imprenditore è arrivato invece l’impegno in Cai, la Compagnia Aerea Italiana chiamata a salvare Alitalia, con il gruppo Immsi tra i soci fondatori della nuova società che aveva acquistato le compagnie aeree Alitalia e Airone.



Roberto Colaninno lascia due figli avuti dalla moglie Oretta Schiavetti, sposata nel 1969: il primo Matteo, nato nel 1970, è vicepresidente esecutivo del gruppo Piaggio: per tre legislature è stato deputato, ricoprendo anche la carica di ministro dello sviluppo economico e componente della direzione e responsabile economico della segreteria nazionale del Partito democratico, oltre che parlamentare di Italia Viva. Il secondogenito, Michele, è amministratore delegato e direttore generale della holding industriale Immsi, responsabile delle strategie di innovazione prodotto e marketing del gruppo Piaggio, e presidente di Acem, associazione europea che riunisce i gruppi mondiali di moto e scooter.