Roberto Da Crema, dalle televendite alla malattia del gioco

Roberto Da Crema si racconta a Serena Bortone nel corso della nuova puntata di Oggi è un altro giorno. Il celebre venditore televisivo ricorda il grande successo ottenuto grazie alle televendite ma poi crollato a causa del vizio del gioco. “Era come una malattia”, racconta l’uomo in diretta su Rai1. Fu l’inizio di un drastico crollo, fatto di usurai, di grossi problemi.



Poi è arrivato il carcere: “Questo mi ha cambiato tanto”, ammette Da Crema, spiegando di aver sì vissuti momenti che lo hanno drammaticamente cambiato e messo alle strette ma anche fatto crescere e migliorato. “Non ho mai più giocato”, spiega infine Roberto Da Crema, commosso dalle parole di stima e di amore dei figli in un toccante videomessaggio. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Roberto Da Crema, chi è il Baffo delle televendite

Roberto Da Crema, il celebre “Baffo”, è stato per anni il re delle televendite, grazie al suo stile unico: un vocione baritonale asmatico, che è diventato il suo marchio di fabbrica. Nato a Milano nel 1953, il Baffo è nato venditore: “Mia madre vendeva abiti al mercato, mio padre l’Omino bianco. Una volta gli si allagò la cantina con tutte le scatole del detersivo. Io riempii sacchetti di plastica con il prodotto che si poteva salvare e mi inventai il 3 per 2. Avevo 7-8 anni”, ha raccontato al Corriere della Sera. Dopo una lunga gavetta, da vendite porta a porta al centro commerciale, Roberto è approdato in tv dove è riuscito a vendere due milioni di «Watch», orologi cinesi che scimmiottavano gli Swatch: “Un milione e 750 mila pezzi. Li comprarono pure Ezio Greggio e Loredana Bertè, che da me ordinava le pentole”. Tra i suoi clienti celebri anche Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.

Roberto Da Crema, chi è il Baffo delle televendite

A “Cielito lindo”, su Rai 3, Roberto Da Crema provò a vendere l’Aeroporto di Linate. Sullo schermo appariva un numero in sovrimpressione: “Era collegato al centralino delle mie televendite: chiamò il mondo, non avevano capito che era uno scherzo”, ha racconto al Corriere Della Sera. Ai microfoni di Off Topic, Roberto ha ricordato quando la sua carriera ha incrociato l’universo Mediaset: “Un giorno Mike Bongiorno, di fronte a quelli di Publitalia, mi dice “venga qua a vendere con me”. Ho colto la palla al balzo e facevamo una televendita io e una lui. Mike si divertiva ma le televendite con lui prendevano tipo 850 chiamate, lo stesso prodotto con me 1300 chiamate. Per non dire in giro che vendevo più di lui mi diedero un pacchetto di 12 televendite in una bella fascia, che valeva 400 milioni di vecchie lire”. Nel 2003 il Baffo è stato arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta e ha scontato 2 anni e 4 mesi di carcere.