Roberto D’Agostino è sempre stato considerato irriverente e sopra le righe. Nonostante questo, possiede anche un inedito lato romantico che racconta intervistato dall’amico Pierluigi Diaco, tra le pagine di Oggi. Lui è il cuore pulsante di Dagospia, ma per chi lo conosce e lo frequenta, rappresenta assolutamente altro. Icona della televisione trash e molto temuto dagli addetti al lavori (e non). 70 anni e non sentirli, per una vita passata giocando con cultura, moda, musica e arte. Confida che Dagospia non chiuderà mai, mentre accoglie il giornalista nella sua casa-museo, arredata insieme alla moglie Anna Federici, al suo fianco da 25 anni. Mentre attende di volare ad Oxford per tenere una lezione, parla anche di morte, e rivela le sue paure. “Mi strazia. Se penso che lascerò mio figlio Rocco e mia moglie Anna. Ma ho sempre amato quella frase di Oscar Wilde che dice “Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi”. E poi, con la nuova civiltà digitale, tra pc e smartphone, siamo in contatto con la morte dalla mattina alla sera, ogni giorno vediamo vite spezzate dalle casualità”. I successi professionali però, servono in qualche modo ad esorcizzare le paure.
Roberto D’Agostino racconta Dagospia
Roberto D’Agostino, racconta di quanto il suo lavoro rappresenti appieno la sua intera dignità di uomo. “La nostra identità: non serve solo per campare e regalarci l’illusione di essere realizzati. Ma ciò che conta davvero è il privato. Il vero successo è quello personale. C’è tanta gente che, pur avendo avuto affermazioni clamorose, soldi e salamelecchi, si è ritrovata sola e con una vita disgraziata”. Con Dagospia, si è immerso totalmente nel lavoro 2.0, anche se confida di avere mantenuto un lato umano ed anche passionale. Ed infatti lui e sua moglie, oltre che amanti sono anche complici. E per tutti coloro che credono lui sia realmente cattivo, risponde: “confondono la cattiveria con la tenacia. Mi ritengo testardo e insistente, ma non ho tempo purtroppo di essere cattivo”. Per Dagospia però, non si guarda in faccia nessuno: “Contano le notizie, non facciamo sconti. Osiamo molto, nessuno lo fa. E proprio per questo possiamo anche permetterci il lusso, ogni tanto, di sbagliare”.