Roberto D’Agostino a 360° ai microfoni de La Verità. Il celebre giornalista ha parlato dello scenario politico attuale e della vittoria della Nazionale italiana a Euro 2020, mettendo subito in risalto che gli italiani non sono affatto interessati alle querelle sul ddl Zan o sul cda Rai: «In periferia o in un paesino nessuno s’interroga sull’identità di genere. Sono pippe dei giornali. Le persone comuni hanno altre priorità. Mio figlio troverà un lavoro? Riuscirò ad arrivare a fine mese? Sarò licenziato dopo la fine del blocco?».



Nel corso del lungo dialogo con Maurizio Caverzan, Roberto D’Agostino accusa i leader di non avere un’idea seria della politica e di non avere cognizione dei cambiamenti degli equilibri geopolitici dopo l’arrivo di Biden alla Casa Bianca, la Brexit e la crescita esponenziale della Cina: «Con tutto questo, noi continuiamo a parlare del consigliere di Fratelli d’Italia in Rai».



ROBERTO D’AGOSTINO: “ECCO IL NUOVO CENTRODESTRA”

Passando al premier Draghi, Roberto D’Agostino ritiene che non stia pensando al Quirinale, bensì a diventare il successo di Charles Michel alla presidenza del Consiglio europeo. Ma non solo, per il direttore di Dagospia l’ex presidente della Bce prenderà il testimone da Angela Merkel sul piano del carisma. A livelli di partiti, Roberto D’Agostino prevede grossi cambiamenti: «Il più draghiano dei leader è Salvini, che è una sorta di pontiere del centrodestra nel governo […] Basta guardare il patto tra i due Matteo che, con la regia di Denis Verdini, vecchia volpe democristiana, stanno lavorando a una federazione centrista con Berlusconi e Forza Italia». L’idea di federazione resiste, dunque: «Salvini non parla più di migranti e ong, ma di giustizia. La politica in Italia sta vivendo una trasmutazione, a destra nascerà un centro con Salvini, Renzi, Calenda e Berlusconi. Questo dispiacere dato alla Meloni è un segnale: tu resta a destra, al centro stiamo noi».

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