Roberto D’Agostino, giudizio critico contro Chiara Ferragni
Il caso Chiara Ferragni e i pandori Balocco sta monopolizzando il dibattito pubblico in questi ultimi giorni, e più voci si sono espresse a riguardo. Una di queste è quella di Roberto D’Agostino che, in un’intervista rilasciata a Il Giornale, ha duramente criticato l’influencer. In particolare, il giornalista e fondatore di Dagospia ha ricordato la discussione avuta nel programma La Repubblica delle Donne di Piero Chiambretti, nel 2019, con la mamma della Ferragni Marina Di Guardo.
Riallacciandosi a quell’episodio, D’Agostino ha parlato della bufera mediatica che sta coinvolgendo l’imprenditrice digitale, soffermandosi sul ruolo delle influencer. “È legittimo promuovere creme e prodotti vari, ci mancherebbe. Quel che non sopporto sono i pipponi, le tirate moralistiche, il mettere in mezzo solidarietà, carità e altre virtù“, attacca. A suo dire, “Chiara Ferragni è un’azienda, una spa. Punto. Anzi no: un’azienda dovrebbe avere un’immagine sociale di un certo tipo“.
Roberto D’Agostino: “Può cambiare mestiere, si è giocata la credibilità“
In molti, dopo la bufera degli ultimi giorni, si interrogano ora sull’immagine pubblica di Chiara Ferragni: è irrimediabilmente compromessa o c’è ancora per lei la possibilità di un riscatto? Roberto D’Agostino a tal riguardo dà un giudizio piuttosto netto: “La Ferragni può cambiare mestiere“. E, senza mezze misure, aggiunge: “Si è giocata la credibilità“.
Il giornalista spiega inoltre come ad oggi, a differenza di tanto tempo fa, le persone tendono a non dimenticare quanto accade nella scena pubblica: “Gli italiani dimenticavano. Ora c’è la rete che è implacabile e in un attimo ti fa incavolare di nuovo, anche se è passato molto tempo. Una volta c’erano i giornali che la sera finivano nel cestino e il tempo medicava la rabbia, adesso è tutta un’altra storia. Non se ne esce“.