Si torna a parlare del caso della testata subita da Selvaggia Lucarelli sabato scorso, durante la manifestazione contro il green pass e contro il vaccino anti covid, che si è tenuta al Circo Massimo in quel di Roma. La nota giornalista e giudice di Ballando con le stelle è stata vittima di un’aggressione fisica e verbale senza alcuna scusante, e ieri pomeriggio, il programma La Vita in Diretta ha voluto intervistare proprio l’autore di quel gesto scellerato, l’ex pugile Roberto Di Blasio. L’uomo si è detto profondamente pentito di quanto accaduto, e ha quindi voluto chiedere scusa a Selvaggia Lucarelli, spiegando di non aver capito nemmeno lui come mai abbia reagito in quel modo violento.



“Me ne stavo andando – le parole di Roberto Di Blasio – fino a che ho sentito che dicevano ‘giornalista terrorista’, e ho detto ‘fammi andare a vedere magari conosco questo personaggio’, quindi guardavo…”. L’uomo ha spiegato di non aver riconosciuto che fosse Selvaggia Lucarelli: “Io neanche l’avevo riconosciuta, aveva lo zuccotto (la cuffia in testa ndr), gli occhiali, la mascherina, e prendeva i peggio insulti”.



ROBERTO DI BLASIO, L’AGGRESSORE DI SELVAGGIA LUCARELLI: “MI SI E’ MESSA COL TELEFONINO COSI’…”

Poi ad un certo punto gli è scattato qualcosa dentro: “Lei mi si è messa con il telefonino così (mostrando alle telecamere lo smartphone davanti alla faccia), e invece di toglierlo con la mano che magari non succedeva niente, mi è venuto di fare questo (e mima il gesto di una testata ndr)”.

A quel punto il giornalista de La Vita in Diretta chiede a Roberto Di Blasio come mai questa reazione, ma nemmeno lui, come accennato sopra, sa spiegarsela: “Te devo di perchè? Non lo so”. In ogni caso ammette di essere andato al Circo Massimo non perchè sostenere il movimento contro il green pass: “Io no vax o no green pass? Assolutamente. Cosa ci facevo lì in mezzo? Posso dirlo alla romana? Caz*eggiavo”. Quindi conclude l’intervista dicendo: “Colgo l’occasione per farle le scuse sincere, non di circostanza. Mi sono proprio pentito per quello che ho fatto, anche se ho colpito il telefonino però è l’azione proprio brutta che ho fatto”.