Roberto Farnesi è come il buon vino: più invecchia più diventa “buono”. Tra le pagine di Grand Hotel si è confidato sul set del “Paradiso delle signore” dove è tornato a indossare i panni del cinico banchiere Umberto Guarnieri. Con quei capelli color argento, la pelle ambrata e lo sguardo malandrino, l’attore pisano è arrivato più attraente che mai al traguardo dei suoi 50 anni (li ha compiuti Io scorso 19 luglio). “Merito della mia attività fisica preferita”, dice. Se nella soap di Rai1 il suo personaggio è infatti alle prese con il travagliatissimo sentimento che nutre per la cognata Adelaide, interpretata da Vanessa Gravina, nella vita reale Farnesi vive un amore felice e ormai consolidatissimo con la fidanzata Lucya Belcastro, di 25 anni più giovane. “Stiamo insieme da cinque anni, un vero record per me. Lo so che lo dico tutte le volte, da quando abbiamo festeggiato i due anni di fidanzamento, ma che ci posso fare? Continuo a sorprendermi anch’io”. I sentimenti lo rendono felice tanto quanto la sua carriera: “Sono molto felice di essere tornato sul set e sono doppiamente felice perché, quando finisco di girare, il fine settimana posso dedicarmi alla mia creatura: il ristorante che ho aperto a Pisa sette anni fa e che sta andando molto bene”.
Roberto Farnesi e la seconda giovinezza: 50 anni e non sentirli!
Roberto Farnesi ora è in “paradiso” ma non dimentica il passato. “I sacrifici che ho fatto per arrivare sin qui. Pensi che agli inizi non avevo nemmeno i soldi per pagarmi un albergo e mi sono pure adattato a dormire in macchina, per poco non ci lasciavo la pelle… Quando mio padre morì io avevo soltanto 23 anni e mi stavo appena affacciando nel mondo della recitazione. Non ero nessuno. Non avevo santi in paradiso né un soldo da parte. Così, per non gravare su mia mamma, quando andavo a Roma per fare le pose per il cinema dormivo in macchina… Alla sera, non volendo spendere in alberghi i soldi che avevo guadagnato, mi organizzai con la macchina. Avevo il mio cuscino e la mia coperta e in questo modo dall’esterno non mi si vedeva proprio. E infatti una sera un ladro tentò di rubarmi la macchina con me dentro…”.