Anna Maria Anselmi, avvocato di Roberto Fiacchini, è tornata a fare chiarezza in merito alla vicenda che vede coinvolto il figlio adottivo di Renato Zero. Ospite presso gli studi di Storie Italiane ha specificato: “La moglie di Roberto presentò una denuncia di querela indicando alcuni episodi, senza mai fare riferimento a violenze fisiche, ma parlando di violenze verbali e psicologiche, contrasti nell’educazione dei figli e sull’assegno di mantenimento. L’accusa è stata poi formulata in maltrattamenti in famiglia. Un’accusa pesante anche se non ci stavano basi per quanto riguarda la violenza fisica. Dopo la denuncia è iniziato un procedimento – ha proseguito l’avvocato – che va avanti da solo indipendentemente dalla volontà delle parti. La donna ha subito ritirato la denuncia e rimesso la querela, però tali azioni non hanno avuto effetto visto che l’iter prosegue da solo fino alla fine. Dopo quasi sette anni da quando i fatti sono iniziati – ha aggiunto – la situazione è completamente ribaltata: i coniugi da 4 anni sono tornati a vivere insieme ed hanno rinunciato alla separazione”. Cosa rischia quindi il signor Fiacchini? “Il pubblico ministero – le parole dell’avvocato – ha chiesto un anno e 4 mesi di reclusione, l’11 novembre la sentenza”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ROBERTO FACCHINI, FIGLIO RENATO ZERO E LE ACCUSE DI MALTRATTAMENTO
Ha fatto discutere la notizia dei guai giudiziari del figlio adottivo di Renato Zero. Maltrattamenti all’ex moglie: questa l’accusa a Roberto Fiacchini Anselmi da parte dell’ex moglie. Il legale dell’uomo è intervenuto per fare chiarezza sulla vicenda processuale che vede coinvolto il figlio del cantante. «Il procedimento penale ha avuto origine da una querela proposta dalla Sig.ra Vernaglia in un momento di crisi coniugale, in coincidenza con la procedura di separazione», ha scritto l’avvocato Anna Maria Anselmi a Dagospia. Il legale ha spiegato che tra Roberto Fiacchini Anselmi e la moglie Emanuela Vernaglia il rapporto matrimoniale si è ricostituito da quattro anni circa. E infatti la moglie non è parte civile nel processo. Inoltre, la coppia ha rinunciato alla separazione e «vivono felicemente insieme alle loro due figlie». La donna ha anche reso una testimonianza insieme ad altri testi.
ROBERTO FIACCHINI, FIGLIO DI RENATO ZERO: PARLA L’AVVOCATO
Anche per queste ragioni l’avvocato Anna Maria Anselmi ha chiesto l’assoluzione con formula piena del suo assistito, Roberto Fiacchini Anselmi. Il legale ha comunicato che il giudizio è stato rinviato all’11 novembre per le repliche e la sentenza. Comunque per il figlio adottivo di Renato Zero sono stati chiesti un anno e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia. Per il pm Mauro Masnaghetti avrebbe vessato psicologicamente l’ex moglie Emanuela Vernaglia e a Roberto Fiacchini Anselmi vengono contestate anche le lesioni, perché in un’occasione avrebbe stretto con troppa forza il braccio della donna, nell’aprile del 2013. Ne aveva parlato Il Messaggero, spiegando che erano tornati insieme nel 2010 e poi nel 2013 era nuovamente finita. Secondo il pm le vessazioni psicologiche sarebbero avvenute anche di fronte alle figlie della coppia, che in diverse occasioni avrebbero visto Fiacchini strattonare la donna. Oggi le precisazioni dell’avvocato dell’imputato.