Roberto Anselmi Fiacchini, figlio adottivo di Renato Zero, rischia un anno e quattro mesi di carcere. Questa la richiesta della procura per l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Secondo il pm Mauro Masnaghetti, il 46enne avrebbe reso intollerabile la convivenza con l’ex moglie, Emanuela Vernaglia, a causa delle continue vessazioni psicologiche. Lo rivela il Corriere della Sera, spiegando che all’imputato sono contestate anche le lesioni per aver stretto troppo forte il braccio alla restauratrice di 43 anni nell’aprile del 2013. La sentenza è prevista per il prossimo 11 novembre. La coppia ha convissuto in due momenti diversi. Tra il 2004, anno in cui si sono sposati, e il 2009 la prima volta. Poi le prime divergenze. Sono tornati a vivere insieme un anno dopo, ma le liti sono poi ricominciate. E secondo l’accusa il figlio adottivo di Renato Zero avrebbe trasformato la vita di coppia un incubo.



ROBERTO FIACCHINI, FIGLIO ADOTTIVO DI RENATO ZERO RISCHIA CARCERE

Nel 2013 la loro storia è definitivamente finita. Ma durante i quattro anni della seconda convivenza Roberto Anselmi Fiacchini, sempre secondo l’accusa, sarebbe arrivato addirittura a rimproverare all’ex moglie di acquistare alimenti troppo cari. E quindi l’avrebbe minacciata di renderla povera, secondo il Corriere della Sera. Il pm Mauro Masnaghetti parla di vessazioni psicologiche continue, avvenute anche davanti alle figlie della coppia. In tre occasioni avrebbero visto il padre strattonare con forza la madre. Inoltre, secondo l’accusa, il figlio adottivo di Renato Zero avrebbe negato alla donna ogni contributo economico. In una circostanza avrebbe stretto così forte il braccio della donna da provocarle delle lesioni. Ma Roberto Anselmi Fiacchini, adottato nel 2003 da Renato Zero quando era la sua guardia del corpo, ha sempre respinto le accuse di maltrattamenti all’ex moglie Emanuela Vernaglia, per le quali rischia 1 anno e 4 mesi di reclusione.

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