Mandato esplorativo a Roberto Fico. Questa la decisione del Capo dello Stato Sergio Mattarella al termine delle consultazioni. Al presidente della Camera, dunque, il compito di trovare una soluzione ad un problema che ha bloccato la maggioranza negli ultimi due mesi. Deve, quindi, verificare se ci sono gli estremi per ricostruire un nuovo governo entro il precedente perimetro, con l’eventualità di individuare una nuova figura a capo. Roberto Fico ha tempo fino a martedì 2 febbraio per verificare la possibilità di un accordo tra Partito democratico, MoVimento 5 Stelle e Italia Viva. Questa la scadenza fissata dal presidente della Repubblica.



«Ringrazio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la fiducia che mi ha accordato conferendomi il mandato esplorativo volto a verificare la prospettiva di una maggioranza parlamentare a partire dai gruppi che sostenevano il precedente governo», ha esordito Roberto Fico dopo l’incontro con il Capo dello Stato. Ma ha anche delineato il lavoro che lo aspetta.



ROBERTO FICO E IL MANDATO ESPLORATIVO: COS’È

«Nei prossimi giorni sarò impegnato nel confronto con gli esponenti di queste forze politiche», ha proseguito Roberto Fico nel corso del suo breve intervento dal Quirinale. Il presidente della Camera è pronto a cominciare il suo tentativo con una importante consapevolezza. «È un momento molto delicato per il Paese. Siamo chiamati ad affrontarlo con la massima responsabilità per dare le risposte urgenti che i cittadini aspettano». Si tratta di un passaggio interlocutorio che potrebbe dare vita al terzo mandato per Giuseppe Conte, se Italia Viva dovesse togliere il veto sul premier dimissionario. Altrimenti si potrebbe individuare una nuova figura, anche perché altrimenti lo spettro delle elezioni si farebbe più vicino. Anche se non espressamente previsto dalla Costituzione, il mandato esplorativo si rende necessario quando le consultazioni non danno indicazioni significative. È quindi una nuova consultazione, che però non viene tenuta dal Capo dello Stato. Si tratta, quindi, di un passaggio informale che prevede il confronto tra le forze politiche.