Dal nuovo corso del Movimento 5 Stelle all’operato del governo, Roberto Fico a tutto tondo ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. Il presidente della Camera, dopo una battuta sul no alla candidatura a sindaco di Napoli, si è soffermato sui diritti sociali, spiegando che questi vanno rafforzati: «In quest’ottica è fondamentale il salario minimo. E’ una misura che non toglie a chi fa i contratti, ma che dà più tutele ai lavoratori».
Roberto Fico ha poi ribadito di essere a favore della proroga del blocco dei licenziamenti, ma senza strappi, invocando un confronto sulla situazione esistente. Poi una battuta sul reddito di cittadinanza: «Il reddito di cittadinanza non va solo difeso, ma rilanciato. Possiamo facilmente immaginare cosa sarebbe successo durante la pandemia se non ci fosse stato. È ridicolo sentire che non si trovano dipendenti a causa di questa misura. Piuttosto, i lavoratori chiedono il rispetto dei diritti e una giusta retribuzione».
ROBERTO FICO: “CONTE E GRILLO NON SONO IN CONTRAPPOSIZIONE”
Roberto Fico ha poi parlato del nuovo corso del Movimento 5 Stelle targato Giuseppe Conte, spiegando che sta facendo un percorso e sta cambiando tante cose, ma i principi devono restare. Ma il M5s si sta adeguando a tutto per poltrone e posti di governo? Netta la replica: «Noi siamo la prima forza in Parlamento, e nel 2018 abbiamo deciso di iniziare un quinquennio al governo. Ci siamo assunti le nostre responsabilità, e prima di farlo abbiamo sempre consultato gli iscritti. Per questo abbiamo dato vita a diversi governi, tra cui uno anche con la Lega». Roberto Fico ha poi parlato di Conte: «Conte sarà il leader del M5S e Beppe resta il Garante. Non mi sembrano affatto in contrapposizione. C’è una squadra che sta lavorando. E se c’è un po’ di discussione non può che fare bene».