Roberto Formigoni è stato assolto a Cremona per il presunto giro di tangenti nella sanità della Regione Lombardia: sono stati assolti anche l’ex dg della Sanità Carlo Lucchina e l’ex dg dell’Azienda Ospedaliera di Cremona Simona Mariani. La sentenza di primo grado vedeva coinvolto l’ex Governatore della Regione Lombardia già condannato per il Caso Maugeri (oggi ai domiciliari, ndr) sempre per corruzione ma i giudici di Cremona hanno accolto l’impianto di difesa ma soprattutto la requisitoria del pm cremonese Messina che chiedeva piena assoluzione per gli imputati. Il processo partiva tutto dalla vicenda Vero, l’acceleratore lineare per le terapie oncologiche che secondo l’accusa iniziale era stato acquistato ad un prezzo superiore a quello di mercato: in aula il titolare della società Hermex Italia, Giuseppe Lo Presti, ha ammesso di avere versato una tangente di 427 mila euro all’ex consigliere lombardo Massimo Gianluca Guarischi, amico di Formigoni, in cambio dello sblocco del finanziamento.
ASSOLTO FORMIGONI: “NON CI FU CORRUZIONE”
Si temeva che Formigoni avesse effettivamente emesso provvedimenti per sbloccare quel finanziamento relativo alla vendita di “Vero”: il Pm Messina ha però spiegato nella requisitoria che quel prezzo speso ,effettivamente superiore rispetto ai sei milioni pagati per il medesimo apparecchio dall’ospedale Sant’Anna di Como, «è giustificato» e per cui non sono emersi «elementi o prove di corruzione». Non ci sono stati illeciti nella gara di acquisto e non vi sono dunque stati “sblocchi” di finanziamenti da Formigoni e della giunta regionale per la vicenda “Vero”. Assolto dall’accusa di corruzione e turbativa d’asta l’ex Governatore lombardo, assolti anche l’ex direttore generale Mariani dai medesimi reati mentre per Lucchina l’assoluzione arriva per abuso d’ufficio, l’unico reato di cui era accusato nel processo di Cremona.