ROBERTO FORMIGONI HA FINITO DI SCONTARE LA PENA SUL CASO MAUGERI: “STO BENE E SONO FELICE”

«Sono felice e mi sento benissimo»: così Roberto Formigoni all’ANSA commenta la soddisfazione per l’ufficiale fine della pena comminata dalla Corte di Cassazione per il caso Maugeri. 5 anni e 10 mesi per corruzione, con gli ultimi anni passati tra domiciliari e affidamento ai servizi sociali: l’ex Governatore di Regione Lombardia torna così libero ufficialmente. Formigoni racconta di stare bene di salute ma non farà comunque grandi festeggiamenti per la fine pena.



«Sto per andare a pranzo con 5-6 persone», racconta all’inviato dell’ANSA che lo intercetta chiedendo conto di una possibile candidatura alle prossime Elezioni Europee 2024, «non deciderò né entro fine mese né entro fine anno ho tempo fino a marzo e aprile. Istintivamente in questo momento dico no, però mi confronterò, ascolterò e poi deciderò». Il tema viene poi però affrontato in una lunga chiacchierata con il “Corriere della Sera”, dove l’ex Celeste non nega l’interesse per il ritorno in politica, senza che questo comincia per forza con una nuova candidatura. «In tanti mi chiedono di rientrare, amici con cariche istituzionali, dirigenti di partiti e gente che incontro per strada. Io non ho ancora deciso, per il momento devo chiudere un percorso», sottolinea Formigoni a colloquio con Giuseppe Guastella.



IL CARCERE, IL RITORNO IN POLITICA E I PROPOSITI: PARLA ROBERTO FORMIGONI DOPO IL TERMINE DELLA CONDANNA

In attesa di capire cosa decideranno i giudici in merito alle disposizioni da lasciare a Roberto Formigoni circa gli impegni sul fronte politico e sull’eventuale candidatura, l’ex senatore sottolinea più volte che il Centrodestra era e resta la sua casa: «Io sono sempre stato un cattolico popolare, la mia casa è il Partito popolare europeo». In questo momento, spiega ancora Formigoni al “Corriere”, «non sono candidato da nessuna parte e le elezioni sono a giugno, si vedrà e comunque prima bisogna verificare se e quando potrò candidarmi, e questo non è ancora chiaro. Voglio prima rientrare nella vita normale».



Confessa grande stima per Giorgia Meloni e per tanti Ministri al Governo, ma l’ex Presidente lombardo continua a dirsi di Forza Italia, «sono e sarò un popolare democratico cristiano dentro il centrodestra». Il fatto che sia la politica stessa a cercare ancora Formigoni dopo gli ultimi anni da condannato l’ex Governatore se lo spiega semplicemente come un attestato di riconoscimento per chi governava al meglio la Lombardia, «Pensano che abbia dei consigli da dare. Da me vengono anche imprenditori e artigiani che fanno fatica a trovare punti di riferimento». Riconoscendo che Forza Italia ha perso molta della forza attrattiva rispetto ai tempi del primo Berlusconi, Formigoni si dice impegnato a riportare il rapporto tra elettore e politica ad un livello maggiore: «Il fatto che i candidati siano scelti dal capo del partito credo sia l’handicap maggiore per la buona politica perché uno deve poter scegliere il candidato cui poi rivolgersi. Oggi non si sa chi cercare».

Rispetto alla condanna subita, Formigoni conferma il “basso profilo” tenuto in questi anni, anche per richiesta esplicita dei magistrati, ma ammette che la cosa più pesante da accettare è «l’ingiustizia della condanna che ho subito». Conferma la completa innocenza e aggiunge «Sapere di non aver mai compiuto quello di cui mi accusavano e che stavo sopportando il peso di una sentenza politica senza colpa e senza prova, come disse il grande avvocato Franco Coppi dopo avermi difeso in Cassazione. All’inizio ero sommamente dispiaciuto anche per tutti quelli che mi avevano stimato, voluto bene e che mi avevano votato». In merito alle famose vacanze di cui è stato accusato Formigoni, il politico lombardo conclude «Avrei fatto meglio a non farle,  perché un presidente di Regione, seppure lavorasse come un matto tutto il santo giorno, anche nelle vacanze avrebbe dovuto avere un atteggiamento più modesto».